E’ corsa ai fornelli per il pranzo di Natale. Ecco la top ten dei prodotti acquistati dai pugliesi

E’ corsa ai fornelli per il pranzo di Natale. Ecco la top ten dei prodotti acquistati dai pugliesi

25 Dicembre 2022 0 Di Redazione

Scatta la corsa ai fornelli con i pugliesi che trascorreranno oltre tre ore in cucina per imbandire le tavole di Natale che oltre nove su dieci (91%) hanno scelto di consumare a casa propria o con parenti o amici. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, che nei mercati dei contadini di Campagna Amica ha registrato un aumento degli acquisti del 35% dell’olio extravergine di oliva sia per la cucina che per i regali gastronomici, del 25% del vino, del 38% delle farine, del 71% percento del pesce e del 28% della carne.

“E’ la top ten dei prodotti degli acquisti dei consumatori pugliesi che non rinunciano alle tavolate che sono in media di 8/10 commensali, dove campeggeranno – afferma Coldiretti Puglia – pesce crudo e da cucinare al forno o fritto per la Vigilia, tagli specifici di carne per brodi, brasati e ragù per il pranzo del Natale, con le immancabili fritture, dal pesce ai panzerotti, dalle popizze alle verdure pastellate, fino ai dolci tipici fai da te, preferiti in alcuni casi a panettoni e pandori i cui prezzi sono lievitati fino del 38/40%”.

E’ record per le vendite di spumante pugliese, dalla Malvasia al Negroamaro, dal Bombino bianco e nero alla Verdeca, con 3 milione di bottiglie prodotte con metodo Charmat e 300mila con metodo classico che conquistano le tavole in Puglia e nel mondo dove per Natale e Capodanno ci sarà il record storico di brindisi Made in Italy.

“Tra chi si occuperà del pranzo, l’89% preparerà personalmente il pasto – precisa la Coldiretti regionale – con un ritorno al fai da te spinto da motivazioni diverse con gli italiani, soprattutto giovani, che si gratificano ai fornelli e la cucina e il buon cibo che si affermano tra le nuove generazioni come primarie attività di svago, relax e affermazione personale. Ma c’è anche un 6% che ordinerà tutto da asporto, mentre il restante 5% si affiderà alle pietanze portate da parenti o amici. La paura della ripresa dei contagi e della diffusione dell’influenza australiana non sembra comunque riuscire a frenare la voglia di un ritorno alla socialità delle feste, testimoniata dal fatto che la media di persone a tavola risale quest’anno a otto, una in più rispetto allo scorso anno e ben quattro rispetto al Natale 2020 quando il lockdown e le misure restrittive avevano imposto precisi limiti anche nell’ospitalità e nelle presenze”.

La spesa media per il Natale a tavola è di 130 euro a famiglia, ma c’è chi supererà anche i 300 euro, con particolare attenzione alla ricerca degli ingredienti come dimostrano le presenze nei mercati contadini di Campagna Amica per la preparazione di menu a chilometri zero.

A tavola trovano spazio anche i regali enogastronomici tra i più gettonati per la spinta verso doni utili ma anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali.

 

 

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