“Emozioni, conflitto, trauma: come costruire la speranza”, un evento organizzato da Asl Lecce
17 Novembre 2022Oggi, dalle ore 8:30 alle ore 14, presso il Convitto Palmieri di Lecce, si terrà l’evento formativo e informativo “Emozioni, conflitto, trauma: come costruire la speranza” organizzato dal Centro Specialistico per la Cura del Trauma Interpersonale (CSCTI) di ASL Lecce.
Il CSCTI è un Servizio clinico-specialistico di secondo livello a carattere sovradistrettuale che attraversa i dieci Distretti Socio Sanitari e si avvale di specialisti psicologi e psicoterapeuti. Rientrano nella mission del Centro le prerogative istituzionali in materia di maltrattamento, abuso e violenza nei confronti dei minori e di esiti traumatici che compromettono lo sviluppo psico-fisico anche dell’intero nucleo familiare. Ha funzioni di consulenza, supporto e supervisione alle équipe e ai Servizi territoriali di primo livello, nonché alle altre agenzie sociosanitarie del territorio. È punto di riferimento per le attività di consulenza specialistica agli operatori sanitari che ne fanno richiesta per il territorio di Lecce e provincia, per le valutazioni di eventi traumatici nei suoi aspetti individuali e relazionali, per l’elaborazione del progetto di intervento riparativo e terapeutico e per la presa in carico di casi complessi. Si occupa dunque delle attività di osservazione clinica di casi complessi, diagnosi psicologica e psicopatologica strutturale e di funzionamento, trattamento e cura nei soggetti in età evolutiva e adulti.
L’accesso al Centro Specialistico avviene su richiesta dell’équipe integrata multidisciplinare territoriale di primo livello o su diretta richiesta dell’Autorità Giudiziaria.
L’evento di oggi ha l’intento di rafforzare le collaborazioni tra Istituzioni, Tribunale per i Minorenni, Tribunale Civile e Tribunale Penale, e favorire un lavoro integrato in un’ottica di protezione globale dei minorenni vulnerabili a eventi di vita potenzialmente ad esito traumatico.
Durante l’evento verrà presentato un progetto pilota finalizzato al coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria per il riconoscimento, la consapevolezza e la gestione delle emozioni e dei conflitti, per evitare che questi eventi evolvano in esordi traumatici.
È ormai noto come l’importanza dei legami con l’entourage proposto dall’ambiente circostante e soprattutto dai caregivers determini la qualità dello sviluppo psicofisico dei bambini.
L’intento del progetto pilota è accrescere le risorse personali delle figure di riferimento (genitori e insegnanti) per facilitare il riconoscimento dei vissuti dei bambini (non sempre facilmente decodificabili), condividendo il senso delle emozioni e proponendo soluzioni relazionali che trasformano la percezione di eccessiva intensità di un evento (potenzialmente traumatico) in un messaggio di speranza e rassicurazione.
Il Centro Specialistico per la Cura del Trauma Interpersonale curerà il coordinamento e la supervisione del progetto pilota (con la partecipazione della Responsabile del Centro, dott.ssa Rosa Fatano, e degli Specialisti Psicologi Psicoterapeuti dott.ssa Maria Elena Petrelli e dott. Valerio Cortese). La sua realizzazione sarà curata dallo psicologo del Consultorio Familiare di Galatina (Responsabile Dirigente Psicologo e Psicoterapeuta, dott. Antonio dell’Anna) e dall’Ambito di Galatina (Psicologa, Specialista in Psicoterapia, dott.ssa Barbara De Simone ).
L’evento parte dalla definizione di trauma come rottura, una ferita della soggettività dell’individuo per poi sottolineare come proprio la perdita di speranza, di significato, di senso rispetto a ciò che si sente o che si fa si rivela come manifestazione di un bisogno di ascolto, di riconoscimento e di cura.
Oltre e prima di arrivare alla necessità di interventi clinici per situazioni psicopatologiche, è attraverso la costituzione di interazioni costruttive che si previene e si aiuta a gestire conflitti e disagi. Tutto questo si trasforma in modello psichico dinamico che genera speranza tanto nei bambini, quanto nei genitori e negli insegnanti.