Evento finale del progetto “fish RISE” su sostenibilità e innovazione nel settore dell’acquacoltura

Evento finale del progetto “fish RISE” su sostenibilità e innovazione nel settore dell’acquacoltura

27 Giugno 2024 Off Di Redazione

Un progetto che accresce la sostenibilità e l’innovazione nel settore dell’acquacoltura terrestre e offshore: venerdì 28 giugno, dalle 9:30 alle 13:30, l’Aula Enrico Fermi dell’Edificio “Aldo Romano” nel Complesso Ecotekne dell’Università del Salento ospiterà l’evento finale di “fish RISE – Remote Intelligent Sustainable aquaculturE system for Fish”.

IL PROGETTO
Finanziato nell’ambito dell’Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle dodici Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 – Area di specializzazione “Blue Growth” (Codice ARS01_01053), fish RISE ha coinvolto un ampio partenariato coordinato da Xenia Progetti e composto da Università, istituzioni di ricerca e PMI (Apphia srl, Badinotti Group, CMCC, ICR, IIT, ISPRA, Maricoltura Mattinatese, Planetek, Università del Salento, Università della Tuscia, Università del Piemonte Orientale). Durante l’incontro, dopo un’analisi delle sfide e delle opportunità nel settore dell’acquacoltura, saranno illustrati i risultati del progetto tra cui la realizzazione di due sistemi prototipali per l’allevamento tecnologicamente avanzati, a terra e in mare, entrambi basati su tecnologie sostenibili all’avanguardia.

Il progetto nasce dall’esigenza di aggiornare e rinnovare i sistemi di produzione nel settore dell’acquacoltura. Negli ultimi anni, la popolazione mondiale è cresciuta rapidamente. Questo aumento, insieme alla maggiore urbanizzazione, ha portato a una crescente domanda di cibo e a un cambiamento nelle preferenze alimentari, orientandosi verso sistemi ad alta intensità di risorse. I cambiamenti climatici, la pandemia di COVID-19 e il degrado ambientale hanno aggravato una situazione già complessa, mettendo ulteriormente sotto pressione i sistemi alimentari.

“Questo stress ha un costo elevato per la nostra salute e per il benessere del pianeta. I sistemi alimentari sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra, consumano fino al 70% dell’acqua dolce del pianeta e causano una significativa perdita di biodiversità – sottolinea Concetta Cantone, project manager del capofila Xenia -. È chiaro che dobbiamo cambiare il modo in cui produciamo, processiamo, commerciamo e consumiamo il nostro cibo. La produzione alimentare sostenibile è fondamentale per invertire le tendenze attuali e deve essere al centro di questa trasformazione. Solo così possiamo garantire un futuro sano e sostenibile per il nostro pianeta e per le generazioni future”.

Partendo da terra, l’impianto pilota nel Laboratorio di Urban Farming del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento è un sistema di acquacoltura multitrofico a ricircolo con vasche sperimentali e un sistema intelligente di monitoraggio e controllo remoto.

“Questo sistema monitora le condizioni di crescita dei pesci e semplifica la gestione e la manutenzione. Nell’impianto è altresì presente un biofiltro a base di muschi e piante acquatiche, per ridurre la presenza di elementi dannosi per i pesci e massimizzare il riutilizzo dell’acqua – racconta Tiziano Verri, docente di Fisiologia dell’Università del Salento e responsabile scientifico del progetto fish RISE -. Sensori e attuatori, in un sistema di supporto alle decisioni (DSS) tramite l’Internet of Things monitorano e regolano costantemente parametri come temperatura, pH e ossigeno disciolto. Sono stati anche sviluppati mangimi arricchiti con probiotici per migliorare il benessere dei pesci e protocolli per l’estrazione di biopolimeri dagli scarti dell’allevato, promuovendo un’economia circolare”.

Il prototipo offshore, nell’impianto di Maricoltura Mattinatese a Mattinata, in provincia di Foggia, comprende una boa strumentata con funzioni ambivalenti di struttura di distribuzione del mangime ed ormeggio della gabbia sperimentale posizionata a circa 500 metri dalla costa. La struttura è dotata di tecnologia high-tech per il monitoraggio dei parametri ambientali dell’acqua. Questo sistema ottimizza l’alimentazione dei pesci, riduce l’inquinamento e migliora la sostenibilità.

Il progetto ha previsto inoltre la messa a punto di un sistema di monitoraggio dell’area marina di Mattinata tramite osservazioni satellitari e previsioni numeriche, nonché di un sistema di supporto alle decisioni per le attività di maricoltura. I risultati di entrambi i sistemi sono disponibili su un portale Web ad accesso gratuito. I dati raccolti ed elaborati sono stati alla base di un’analisi spaziale multicriterio che ha restituito una carta di idoneità alla piscicoltura marina delle coste regionali pugliesi. Infine, è stata messa a punto un’applicazione per dispositivi mobili, con l’obiettivo di comunicare i dati sulla tracciabilità dei pesci allevati nei due impianti pilota al consumatore finale.

 

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