Fratelli d’Italia: “Chiusura preventiva delle scuole, Emiliano e Lopalco non all’altezza”
23 Febbraio 2021“Ancora una volta, è il mondo della scuola a pagare il prezzo dell’incapacità della coppia Emiliano-Lopalco di affrontare la pandemia con un approccio coerente, rigoroso, non contraddittorio e schizofrenico” – è la dura presa di posizione del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia composto da Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo.“Sin dalla scorsa estate, la politica e la scienza in Puglia si sono rivelate due optional, che non hanno portato alla stesura di un Piano organico di prevenzione e organizzazione, di contenimento e tracciamento, per non pregiudicare l’avvio e il regolare svolgimento del nuovo anno scolastico – dicono ancora dal Gruppo consiliare di FdI – E il fallimento annunciato in partenza ha portato inevitabilmente a una serie di ordinanze pilatesche che hanno seminato solo caos e confusione tra le famiglie, gli alunni e studenti, il personale scolastico. E adesso siamo arrivati addirittura alla ‘chiusura preventiva’ e all’annuncio del conseguente ritorno alla didattica a distanza per altre due settimane per tutte le scuole di ogni ordine e grado, a partire da lunedì prossimo, in un momento in cui i dati dei contagi sembrano essersi stabilizzati al punto che la nostra regione, dopo mesi, è classificata stabilmente col colore giallo, a differenza di altre.
Chiudere le scuole dell’infanzia in Puglia senza riscontri ad oggi supportati da evidenza scientifica – o che non è dato conoscere ai comuni mortali – equivale di fatto a impedire ad almeno un genitore di andare al lavoro. Interrompere ancora una volta la normale attività didattica vuol dire continuare a scaricare su una generazione, privata del diritto a un’istruzione e formazione dignitosa, il conto di un disastro imputabile a chi mostra ogni giorno la propria incapacità di governare, sia nell’immediato che nel medio e lungo periodo.
Comprendiamo e condividiamo quindi le proteste, le raccolte di firme, le preoccupazioni espresse in queste ore dagli addetti ai lavori e dalle famiglie, con la consapevolezza che le motivazioni addotte all’ennesima decisione scriteriata sembrano frutto di un consulto con un veggente da salotto televisivo, piuttosto che opera di una classe dirigente all’altezza delle proprie responsabilità.
In nessun posto al mondo si chiudono le scuole per garantire le vaccinazioni al personale scolastico, ma Emiliano e Lopalco sono evidentemente un mondo a parte, non parte del mondo”.