“Gender equality plans e smart working”, un convegno a UniSalento
10 Novembre 2021Giovedì 11 e venerdì 12 novembre 2021 l’Università del Salento ospiterà per la prima volta il Convegno annuale della Conferenza nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane: circa 150 partecipanti, di cui un terzo in presenza nelle aule del complesso Studium 2000 (via di Valesio, Lecce), discuteranno di “Gender Equality Plans e smart working: quali cambiamenti per il benessere organizzativo nelle università?”.
Sottolineano le componenti del comitato organizzatore locale Anna Maria Cherubini, Delegata del Rettore alle Politiche di genere, Monica Mc Britton, Presidente Comitato Unico di Garanzia, e Rosaria Rinaldi, Coordinatrice scientifica progetto Horizon 2020 CALIPER: «Si tratta di un’occasione per confrontarsi sul dibattito in atto su temi cruciali quali il cambiamento dell’organizzazione lavorativa, reso necessario e generalizzato dalla pandemia, e i piani di attuazione di eguaglianza di genere, la cui adozione è una priorità a livello europeo fortemente sostenuta dalla Commissione Europea».
La prima giornata si aprirà con saluti del Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, dell’Assessora al Welfare, Accoglienza, Accessibilità, Politiche abitative del Comune di Lecce Silvia Miglietta, della Delegata alle Politiche di Genere UniSalento Anna Maria Cherubini, della Presidente del CUG UniSalento Monica Mc Britton e della Presidente della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane Tindara Addabbo.
Sono poi in programma le sessioni “Lavoro agile”, “Gender Equality Plan” e “Esperienze di cambiamento nelle Università: lavoro agile e GEP”. Sono previsti inoltre, alle 11.30, un ricordo di Donatella Grasso, già Presidente del Comitato Pari Opportunità UniSalento, e alle 14.15 l’intervento della professoressa Sara Aguirre della Université Libre de Bruxelles e una tavola rotonda sul tema “Il ruolo delle Università per la rinascita del Mezzogiorno”.
Alle ore 15 il Rettore UniSalento Fabio Pollice presiederà la tavola rotonda “Il ruolo delle Università per la rinascita del Mezzogiorno”; interverranno Annamaria Annicchiarico, Direttrice Tecnopolis PST; Titti De Luca, Tavolo contro la violenza di genere dell’Asl Lecce; Madia D’Onghia, Presidente del CUG dell’Università di Foggia; Amelia Manuti, Delegata del Rettore al Capitale Umano e Welfare, Università degli studi di Bari “Aldo Moro”; b, Assessora al Welfare, Accoglienza, Accessibilità, Politiche abitative, Comune di Lecce; Giulia Annalinda Neglia, Delegata del Rettore al welfare e pari opportunità, Politecnico di Bari.
I lavori proseguiranno nella seconda giornata con gli interventi, tra gli altri, del professor Lorenzo Zoppoli dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e di Lina Gálvez Muñoz, Vicepresidente del Comitato ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) del Parlamento Europeo, componente della Commissione FEMM (Diritti delle donne ed equità di genere) e del Panel per il Futuro della Scienza e della Tecnologia (STOA). Alle ore 11.15 si svolgerà la tavola rotonda sul tema della conferenza “Gender Equality Plans e smart working: quali cambiamenti per il benessere organizzativo nelle università?”.
La Conferenza nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane riunisce le/i rappresentanti in carica dei Comitati universitari che operano sulle tematiche delle Pari Opportunità, con l’obiettivo di costruire sistematici rapporti di collaborazione inter-atenei sulle aree di competenza. La Rete si propone di mettere a confronto e diffondere analisi, proposte ed esperienze di valorizzazione delle culture di genere e di contrasto alle discriminazioni, riguardanti le diverse componenti che lavorano e studiano nelle Università; promuovere e sostenere la ricerca e la didattica sugli studi di genere e il monitoraggio delle carriere; diffondere esperienze e buone prassi, promuovendo sinergie tra gli Atenei e lo svolgimento di iniziative comuni in particolare nell’ambito della formazione; porsi come interlocutrice attiva e competente nei confronti delle istituzioni statali e universitarie; avviare proficui rapporti di collaborazione con soggetti e centri di ricerca attivi in altri Paesi; promuovere presso gli Atenei italiani la compiuta attuazione delle norme in materia di costituzione degli Organismi di Parità e l’adozione dei Piani triennali di azioni positive; conferire maggiore forza propositiva alle funzioni svolte individualmente dai singoli Comitati.