Gli appuntamenti segnalati nel week-end in provincia di Lecce
12 Ottobre 2024CORIGLIANO D’OTRANTO | Forrò navigante per il “Pranzo della domenica” all’Art&Lab Lu Mbroia
All’Art&Lab Lu Mbroia in Via Vicinale di Sternatia a Corigliano D’Otranto prosegue anche nel mese di ottobre la programmazione della rassegna Sinfonie rurali. Domenica 13 ottobre (ore 15:30) prosegue l’appuntamento con il “Pranzo della domenica”. Sul palco la festa brasileira de dança popular di Forrò navigante: un avvincente viaggio sonoro all’interno delle ricche tradizioni musicali del Brasile attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali (organetto, cavaquinho, berimbao, percussioni, flauto). L’evento, ideato e coordinato da Claudio Prima, organettista e cantante salentino da anni dedito alla ricerca sulle musiche di confine e che proprio sul Brasile sta orientando la sua ricerca negli ultimi anni, vedrà la partecipazione di Clara Blavet (flauto), Simone Carrino (tamburello), Matteo Resta (basso), Marco Mariano (percussioni), Mestre Canhao (percussioni), Alessandro Lorusso (chitarra), Valentina Cantora (voce) e Gianni Sciambarruto (chitarra). Il forró nasce nei primi del ‘900 insieme al samba, mescolando le melodie europee e le ritmiche africane. Uno stile da danzare in coppia, sensuale e ritmato. Un momento di danza sociale in un contesto che ricrea il calore e il fascino delle feste brasiliane. Dall’Europa le navi hanno da sempre trasportato in Sud America strumenti, danze e tradizioni. La musica ne ritraccia le rotte. L’organetto ha trovato posto nei bauli degli emigranti del Vecchio Continente che fra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento hanno navigato sull’Atlantico per approdare nelle Americhe. Così si spiega la sua enorme diffusione in Brasile, dove è stato lo strumento più diffuso fino agli anni ‘40. Nella musica sudamericana si ritrovano numerose influenze e origini italiane. Il berimbau ha trovato spazio nelle navi che dal West Africa contemporanamente partivano per le tratte degli schiavi. Forrò navigante è una grande festa, nella quale partecipare e danzare. Dalle 12:30 sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta, sorseggiando birre e il vino delle Cantine Duca Carlo Guarini di Scorrano.
LECCE | Una domenica speciale al Parco Archeologico di Rudiae
Domenica 13 ottobre proseguono le visite guidate e gli appuntamenti speciali nel Parco archeologico di Rudiae a Lecce. Dalle 10:30 alle 12:00, in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo – F@Mu 2024, dedicata quest’anno al tema “Un museo green”, si terrà Il tesoro invisibile di Rudiae, una speciale attività gratuita dedicata ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Dopo una visita guidata, i partecipanti affronteranno una sfida a squadre, risolvendo enigmi e indovinelli per collocare correttamente i reperti archeologici nelle aree del loro ritrovamento. La Valle della Cupa, che ospita Rudiae, è caratterizzata da paesaggi agricoli rimasti immutati per secoli, preservando l’ambiente grazie a pratiche sostenibili. Il parco invita a raggiungere l’evento in bici, sfruttando la comoda pista ciclabile che attraversa l’area. Un’occasione unica per far divertire i giovani tra storia e natura! Alle 17:00, poi, il pubblico andrà alla scoperta della città prima messapica (VII sec. a.C.) e poi romana (III sec. a.C.), nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.), e dell’anfiteatro romano, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.). Il Parco archeologico di Rudiae è uno dei siti archeologici più importanti del Salento, oggi fruibile grazie al partenariato pubblico-privato per la promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e A.R.Va srl – spin off dell’Università del Salento, anche sulla base di un preventivo accordo tra la Soprintendenza e il Comune di Lecce. Gli scavi, avviati sin dalla seconda metà dell’ottocento grazie al Duca Sigismondo Castromediano con la direzione di Luigi De Simone, hanno riportato alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento si conserva l’Anfiteatro romano, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.). Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama. Durante le visite sarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie proprio per la costruzione dell’Anfiteatro.
LECCE | “Stato interessante” per il progetto “Ri-nascere genitori” da Tagliatelle – Stazione Ninfeo
A Tagliatelle – Stazione Ninfeo a Lecce proseguono gli appuntamenti del progetto di teatro e scrittura “Ri-nascere genitori: generatori di diritti”. Ideato da Ura Teatro, in collaborazione con l’associazione Destina ETS e sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità” promosso dal Consiglio regionale della Puglia, l’iniziativa prevede un laboratorio intensivo, diretto dall’attrice, autrice e regista Anna Chiara Ingrosso e organizzato da Laura Scorrano, e due spettacoli domenicali aperti al pubblico. Domenica 13 ottobre alle 19:30 (ingresso libero) va in scena “Stato interessante. Metamorfosi delle maternità” con Adele Benlahouar, Roberta Apos, Tina Aretano, Elena Cibin, Valentina Perrone, Marta Trevisi e Alessandra Villa, per la regia di Anna Chiara Ingrosso, in collaborazione con l’associazione Alveare e l’associazione Rinascere al Naturale. Lo spettacolo è nato lo scorso anno dall’omonimo progetto, sostenuto dalla prima edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità”, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Ma chi è madre? Quali sono le parole che le donne, madri o meno, non osano dire per paura di essere giudicate? Come cambia il corpo e i gesti di una donna quando affronta, inesorabile, il peso della maternità come scelta consapevole, responsabilità condivisa o imposizione sociale? Sette donne, con biografie, esperienze, idee e aspettative diverse, costruiscono un collage multicolore: monologhi personali, ma anche movimenti corali, consuetudini tramandate e nuove forme acquisite. È un processo laboratoriale, un opificio creativo che, al di là della forma, racconta cosa significa essere un corpo femminile, accettarlo o rifiutarlo, ma soprattutto vivere la sua continua metamorfosi. Partito venerdì 11, fino al 20 ottobre, il percorso formativo coinvolge dodici persone per esplorare, attraverso il linguaggio teatrale, come maternità e paternità possano incontrarsi e dialogare, esprimendo energie e visioni differenti ma comuni sui propri diritti. Domenica 20 ottobre (ingresso libero), la serata finale inizierà alle 18:30 con un incontro con l’associazione Destina, che presenterà l’esperienza di “Genitori e poi”, vincitore del bando PIN – Pugliesi innovativi, finanziato dalla Regione Puglia, ideato e coordinato dalle psicologhe e psicoterapeute Federica Brindisino e Marta Clary. Il progetto nasce per superare il cliché dei genitori perfetti, favorendo una maggiore consapevolezza del concetto di “normalità”. Alle 19:30, infine, si terrà la restituzione pubblica del laboratorio di teatro, che concluderà “Ri-nascere genitori: generatori di diritti”.
LECCE | “Il grande spavento” di Principio Attivo Teatro per Altre Latitudini alle Manifatture Knos
Domenica 13 ottobre alle 19:00 alle Manifatture Knos in via Vecchia Frigole 36 a Lecce, con la seconda replica dello spettacolo “Il grande spavento” prosegue la seconda edizione di Altre Latitudini, rassegna di teatro contemporaneo, ideata e organizzata da Principio Attivo Teatro, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia. Scritta dalla drammaturga torinese Valentina Diana, la nuova produzione della compagnia Principio Attivo Teatro vede in scena Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti e Giuseppe Semeraro, che firma anche la regia, con disegno luci e musiche di Vincenzo Dipierro. All’interno di un misterioso centro di meditazione olistica, un po’ salotto e un po’ futuristica serra per le piante, cinque personaggi seguono un percorso di meditazione in cui la stessa è associata all’ascolto delle piante. Ogni personaggio è associato ad un piccolo albero con cui svolge il proprio esercizio. In un arco temporale di alcuni anni le vicende dei protagonisti sono riassunte per momenti culminanti ed esplicativi del cammino. Oggi più che mai siamo nella continua e affannosa ricerca di qualcosa di sacro e a cui aggrapparci con le unghie. I personaggi della vicenda sono tutti alla ricerca di una via spirituale per uscire dal dolore delle faccende private che lentamente emergeranno durante la storia. Al di là di una sottile ironia rispetto all’orgia e all’abbuffata dei corsi pseudospirituali che ormai ci vengono proposti continuamente, quello che emerge è la miseria e la solitudine di questi personaggi che dietro l’aspirazione a una nuova via di cambiamento spirituale nascondono delle ferite piene di un vuoto indicibile. Poco alla volta i personaggi metteranno in atto un meccanismo in cui uno dei partecipanti sarà eletto a vittima sacrificale. Si insinuerà un clima di sospetto e di intrighi che porteranno a riprodurre anche in un ambiente così falsamente puro e incontaminato un atteggiamento violento e persecutorio. Le atmosfere dello spettacolo ricordano quelle memorabili del breve racconto, La lotteria di Shirley Jackson. Un lavoro che cerca di affrontare quel senso di smarrimento e di ricerca costante di quella parte sacra che ci teneva uniti e che pare irrimediabilmente evaporata. Le prossime serate ospiteranno la prima nazionale di “Camise Pierte” di Simone Miglietta (domenica 27 ottobre alle 19), la performance partecipata “Non siamo niente, saremo tutto” di Zona K e Ravenna Teatro (domenica 17 novembre alle 19), preceduta dal laboratorio per lavoratrici e lavoratori (dal 14 al 16 novembre – dalle 18 alle 21), per concludere con la prima regionale di “Ilva Football club” di Usine Baug & Fratelli Maniglio.