“Heaven”: in scena a Lecce “I giorni di Milena”
20 Giugno 2022Parco Balsamo, a Lecce, martedì 21 giugno, rivivrà i movimenti sociali e studenteschi degli anni Settanta da una prospettiva unica: quella di Milena, giovane militante salentina vissuta in quell’epoca, prima di venire a mancare in tragiche circostanze.
“Ura Teatro” porterà in scena uno spettacolo inedito: “Heaven”. Un lavoro fortemente voluto dalla cooperativa sociale Arci Lecce Solidarietà che ripercorre le lotte sociali di quegli anni attraverso l’impegno in prima persona proprio di Milena, una ragazza che si preparava a vivere la sua giovinezza nel pieno del clima delle rivolte studentesche e operaie nella Lecce degli anni Settanta.
L’opera, che muove i suoi passi dal ricordo scritto lasciato alla storia dalla stessa Milena nei suoi diari, vuole restituire la leggerezza e la forza di un’adolescenza che incontra tutta la potenza di un movimento rivoluzionario che ha segnato un’epoca da cui non si tornerà indietro.
“Heaven” è uno spettacolo di Fabrizio Pugliese, Fabrizio Saccomanno e Marta Trevisi, con Marta Trevisi, regia di Fabrizio Saccomanno e organizzazione di Laura Scorrano, e con la partecipazione dei rifugiati e delle rifugiate dei progetti d’accoglienza SAI di Galatina, Lequile e Trepuzzi, gestiti dalla cooperativa sociale Arci Lecce Solidarietà.
L’Associazione Culturale URA Teatro (con la parola ura presa in prestito dalla vicina Albania, dove sta per ponte) nasce nel 2015 dal sodalizio artistico tra Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese, che si erano incontrati 15 anni prima lavorando in un teatro stabile e in varie altre realtà. Ura Teatro si occupa di: spettacolo dal vivo e per l’infanzia, teatro di narrazione sul territorio nazionale e non; pedagogia, laboratori a scuola e con le fasce deboli della società (carcere, migranti, portatori di handicap). Ha una peculiare forma di pedagogia teatrale: il teatro-comunità che è riscoperta della memoria e atto creativo del presente.
Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Solidarietà, ha commentato così l’iniziativa: “Ripercorrere gli anni dei movimenti sociali e studenteschi è per noi un atto di grande responsabilità storica. L’opportunità di confrontarsi con un’epoca che il nostro Paese ha progressivamente cercato di rimuovere, soffocando istanze e fenomeni che oggi, in una società sempre più diseguale, risultano quanto mai attuali”.