Il Consigliere regionale Metallo e il Sindaco di Galatina Vergine visitano lo studio del dott. Antonaci
17 Giugno 2023 0 Di RedazioneCredo che non sia mai accaduto che dei rappresentanti delle Istituzioni politiche si siano recati in visita ufficiale presso lo studio di un medico di famiglia, ad incontrare il medico e i suoi collaboratori; quale manifestazione di grande apprezzamento e riconoscimento del duro e difficile lavoro quotidiano che, nello studio del medico di Medicina Generale, che è presidio fondamentale del SSN, ogni giorno si compie; per dare risposte ai bisogni dei cittadini e servizi indispensabili per la salute di tutti, a 360 gradi.
Generalmente, i signori e le signore della politica “altolocata” preferiscono presenziare inaugurazioni di reparti ospedalieri e di cliniche milionarie assieme a direttori, alti funzionari e ricchi imprenditori. Ricordandosi della gente semplice solo in campagna elettorale.
Questo non è il caso di due persone, due politici di livello che hanno dimostrato che un modo diverso di fare Politica c’è ed è veramente tra la gente, incontrando la gente, ascoltando la gente; dove la gente si ritrova quotidianamente, nei luoghi della gente.
La sala d’aspetto del mio studio, ieri, era piena come mai accaduto, ed era lì per accogliere quei due politici che io ho definito convintamente “illuminati”.
Donato Metallo, Consigliere regionale firmatario promotore di una delle leggi più importanti, dal punto di vista sociale e sanitario, promulgate nella storia politico-amministrativa della Puglia: la legge regionale per l’istituzione dello Psicologo di Famiglia.
Fabio Vergine, Sindaco di Galatina, che ha voluto, fermamente, che la difesa dell’Ospedale Santa Caterina Novella fosse un punto cardine della sua azione amministrativa.
Due rappresentanti importanti delle Istituzioni che hanno voluto incontrare sul posto di lavoro e reso, per questo, onore e lustro alla loro opera di lavoratori della Salute Pubblica: le mie collaboratrici di studio (Ramona De Mitri e Iolanda De Paolis), le infermiere e infermieri professionali (Gianni Ferraro, Luisa Doro e Valentina Guliersi) che con me cooperano e, infine, le psicologhe (Angela Antonaci prima e Franca Adele Rizzuni adesso) e lo psicologo (Pietro Petrachi) che da anni portano avanti e promuovono la vincente forma di collaborazione tra medico di base e psicologo, per aiutare e sostenere gratuitamente le persone che hanno un disagio psichico, un malessere interiore che può essere “aggredito e vinto” con il “potere della parola”: perché quando una persona, che sta male, trova ascolto, già sta meglio.
Con Donato Metallo e Fabio Vergine sono intervenute anche Anna Maria Congedo, Presidente della Commissione Consiliare Comunale sulle Pari Opportunità e Antonella Mele, Responsabile Politiche Sociali – Ufficio di Piano – del Comune di Galatina.
Molti i giovani psicologi e le giovani psicologhe presenti per ascoltare dalla viva voce del Consigliere Donato Metallo tutto ciò che riguarda la nuova legge: dalla sua ideazione, all’iter seguito per l’approvazione, ai futuri sviluppi attuativi.
Nel suo intervento il Sindaco ha parlato degli sforzi che l’Amministrazione comunale sta compiendo, in collaborazione con la Commissione Consiliare Speciale per la Sanità (che ho il compito di presiedere), per rilanciare l’Ospedale di Galatina.
Al termine, ho voluto consegnare al Sindaco un quadro riportante una vecchia fotografia dell’Ospedale di Galatina, in cui sono presenti (tra gli altri): l’allora Arcivescovo di Otranto, Mons. Gaetano Pollio; il Sindaco del tempo, On. Beniamino De Maria; la Presidente dell’Ospedale Santa Caterina Novella, sig.na Palmina De Maria; i fondatori del Reparto di Medicina Interna del Santa Caterina Novella, Prof. Luigi Capani e Dott. Vincenzo Antonaci (mio padre); il fondatore del Reparto di Chirurgia Generale, Prof. Vincenzo Carrozzini.
Simbolicamente, attraverso le mani del Sindaco, ho voluto donare questa immagine a tutti i nostri concittadini; perché l’Ospedale è, dal 1384, nostro, appartiene alla comunità cittadina; è di tutti i galatinesi e di nessun altro, e tale deve rimanere. E lo dobbiamo amare, come amiamo i nostri Padri. Non dimentichiamolo mai!”.
Antonio Antonaci
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