Il lavoro argine alla violenza. Arpal Puglia avvia il progetto interistituzionale “R.I.Vi.Vi.”
26 Novembre 2022Il lavoro per riprendere o iniziare un percorso di autodeterminazione, per affrancarsi da condizioni di ricatto economico e di dipendenza. Anche i Centri per l’impiego scendono in campo a sostegno delle donne vulnerabili: parte dal Salento il progetto interistituzionale “R.I.Vi.Vi.” (acronimo di Riconquista dell’Indipendenza per le Vittime di Violenza), promosso ed elaborato dall’Ufficio Coordinamento dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia attraverso un percorso partecipato che ha visto il coinvolgimento, già in fase di ideazione e stesura, di tutti i Centri antiviolenza operanti sul territorio, “Renata Fonte”, “Il Melograno”, “Dafne”, “Malala Yosafzai”; di Casa rifugio “Nazareth”; dei dieci Ambiti territoriali sociali e della consigliera di parità della Provincia di Lecce.
“R.I.Vi.Vi.” è stato presentato pubblicamente in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nella mattinata di venerdì 25 novembre, presso la sala conferenze della Regione Puglia, in viale Aldo Moro, a Lecce, alla presenza dei partner di progetto, delle associazioni datoriali e degli operatori dei Centri per l’impiego.
“R.I.Vi.Vi.” istituisce un percorso dedicato e tutelato di accompagnamento al lavoro per le donne vittime di violenza prese in carico da Cav, case rifugio e Ambiti sociali ed estende la tutela anche ai figli conviventi che abbiano compiuto i 16 anni di età e che risultino disoccupati, inoccupati o in cerca di nuova occupazione.
“Con questo progetto – ha esordito durante la conferenza Luigi Mazzei, dirigente dell’U.O. Coordinamento Servizi per l’impiego di Lecce di Arpal Puglia – attiviamo una corsia preferenziale e accelerata nell’accesso ai servizi di inserimento e reinserimento lavorativo per le donne in condizioni di vulnerabilità e i loro figli. Inoltre, insieme agli altri attori della rete, puntiamo ad agire sulla qualificazione o riqualificazione delle loro competenze. Siamo consapevoli del fatto che il fenomeno della violenza economica continui ad essere poco considerato ed è su questo fronte che Arpal ha la possibilità e la capacità di intervenire, anche stimolando la responsabilità sociale del mondo delle imprese”.
“Finalmente procediamo nella stessa direzione – ha aggiunto Filomena D’Antini, consigliera di parità della Provincia di Lecce -. Il 70 per cento delle vittime si rivolge al numero verde 1522, ma spesso a questo non segue la denuncia, perché la donna non è economicamente indipendente. L’apporto di Arpal è fondamentale in tal senso”.