Il Museo di Biologia Marina di UniSalento torna a splendere

Il Museo di Biologia Marina di UniSalento torna a splendere

20 Dicembre 2024 Off Di Redazione

Dopo dieci mesi di chiusura per importanti lavori di restauro e modernizzazione, il Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” dell’Università del Salento, situato a Porto Cesareo, ha riaperto le sue porte ai visitatori. L’inaugurazione si è tenuta ieri e ha visto la partecipazione del professor Stefano Piraino, direttore del museo, e di autorità locali, esperti di biologia marina e rappresentanti delle istituzioni scientifiche che collaborano con il museo.

Grazie ai lavori di rinnovamento, il museo si presenta oggi con un allestimento moderno e interattivo, progettato per offrire un’esperienza immersiva e accessibile a tutti, grandi e piccoli. L’obiettivo principale dei lavori è stato quello di eliminare le barriere fisiche e cognitive per migliorare la fruizione delle collezioni e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della biodiversità marina mediterranea.

Tra le principali novità del Museo di Biologia Marina:

Allestimento esterno: l’edificio, una volta anonimo, è stato trasformato in un colorato punto di riferimento, con murales raffiguranti delfini, tartarughe, pesci luna e squali che nuotano in un mare azzurro;

Esposizioni interattive: attraverso la realtà aumentata, i visitatori possono esplorare i fondali dell’Area Marina Protetta. Sono inoltre disponibili esperienze tattili per conoscere le specie marine e sensazioni olfattive e sonore che richiamano l’atmosfera marina;

Percorsi didattici: nuovi diorami illustrano i fondali a coralligeno e a Posidonia oceanica, arricchiti da poster animati, testi in Braille e organismi tridimensionali. La sala educativa è dotata di monitor per video in LIS, scanner e stampanti 3D per la creazione di modelli;

Collezioni storiche valorizzate: i campioni unici e le specie rare provenienti dal Mar Ionio sono ora esposti con una nuova illuminazione a risparmio energetico, che ne esalta i dettagli;

Focus sull’accessibilità: i percorsi esterni e interni includono guide tattilo-plantari (LVE), sistemi TAGRFID a 134,2 kHz e mappe in Braille, per garantire un’esperienza accessibile a tutti.

 

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