Il PD sostiene “Il Bosco di Athene”. Primo impegno: “Valorizzare la Quercia Vallonea”
8 Febbraio 2021Nei giorni scorsi, è stato presentato dall’Associazione Salento Km0 il progetto di rigenerazione ambientale “Il Bosco di Athene”. Sostenuto dall’Amministrazione comunale di Galatina, il progetto si propone di tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio attraverso eventi, laboratori, mostre, pubblicazioni, incontri, progetti e prodotti, in sinergia con le Istituzioni, tra cui appunto il Comune.
E’ di oggi la disponibilità a una collaborazione fattiva da parte del circolo del Partito Democratico di Galatina che condivide lo spirito e le finalità de “Il Bosco di Athene”.
“L’ambiente, il territorio, la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie, la valorizzazione delle aree verdi extraurbane e la salvaguardia delle varietà arboree che caratterizzano il Salento, sono le finalità dei circoli tematici e ambientali, accanto a quelli territoriali, previsti dallo Statuto del Partito – dichiarano i dirigenti del locale circolo PD – L’adesione dell’Amministrazione comunale, attraverso un partenariato attivo, è un passo importante, per costruire, com’è nelle intenzioni dell’associazione, un percorso che, per comuni interessi, coinvolga strati sempre più larghi della realtà galatinese, singoli cittadini e associazioni”
Dal Partito Democratico di Galatina l’auspicio di poter vedere subito attivo il progetto delll’Associazione Salento Km0: “Non vorremmo che, come accaduto in altre occasioni, le promesse rimangano tali e nei fatti si produca poco o niente, ad iniziare dalla mappatura dei terreni di proprietà comunale e di quelli da tempo incolti e abbandonati. Un esempio per tutti, l’antica Chiesetta di Santa Lucia, i cui lavori sono fermi da due anni”.
I responsabili del circolo PD presentano così una prima proposta di intervento: “Ci permettiamo di segnalare un’iniziativa che potrebbe vedere impegnati da subito. Ci riferiamo alla salvaguardia e valorizzazione della Quercia Vallonea, ubicata lungo la costruenda tangenziale ovest, nei pressi del tratto che si immette su via Roma. Della presenza di questo gioiello, ai più sconosciuto, e di cui la natura ha voluto fare dono alla nostra Città, si iniziò a parlare allorquando fu progettato il tracciato della tangenziale ovest, che, ultimata, collegherà la vecchia via Noha con la provinciale per Collemeto. Il progetto esecutivo, infatti, prevedeva l’espianto di numerosi alberi, tra questi la Quercia e un ultracentenario Gelso, quest’ultimo, pur contemplato negli impegni sottoscritti, con l’espianto e la ripiantumazione in altro luogo, venne abbattuto e sacrificato alla viabilità. La nostra Quercia di “San Sebastiano”, seconda solo a quella dei “Cento Cavalieri” di Tricase – spiegano dal circolo del Partito Democratico – è di varietà Roverella con foglie caduche, nelle vicinanze ve ne sono altre di più piccole dimensioni, ha una circonferenza di circa tre metri, un’altezza di venti, la chioma occupa un’area di oltre seicento metri quadrati. E’ incerta la datazione, accurate ricerche non hanno dato risultati, ma, giacché, quella di Tricase è fissata al XII, la nostra possiamo, presumibilmente, considerarla del XV secolo. Nel corso della vertenza sollevata da singoli cittadini, in particolare dal compianto Tonino (Antonio) Baldari, al quale, a nostro giudizio, per l’attivismo profuso per la sua difesa, la pianta andrebbe dedicata, e di alcune associazioni ambientaliste, il 30 novembre 2011, presso la Provincia, proprietaria della strada in costruzione, presenti il Presidente dell’Amministrazione provinciale, il Comune di Galatina, rappresentato dall’Assessore Roberta Forte e le associazioni, fu sottoscritto un accordo che prevedeva: ‘La valorizzazione e la salvaguardia della Quercia Vallonea, ubicata nel secondo tratto a circa 23 metri dalla sede stradale, attraverso la realizzazione di un’area attrezzata accessibile e visitabile’. Da parte del proprietario del terreno vi era la più ampia disponibilità a cedere l’albero e la zona circostante, le trattative per l’acquisto erano state avviate proficuamente, poi tutto si arenò. Occorre riprendere quelli impegni, affinché il bosco botanico, come era nelle intenzioni dei proponenti, possa nascere. La presenza dell’Associazione Salento Km0, d’intesa con il Comune e di quanti vogliono collaborare, può dare impulso al rispetto degli impegni sottoscritti”.