
Il regista Saeid Shahparnia presenta il documentario “Stones and Bricks – Pietre e mattoni”
20 Febbraio 2025Venerdì 21 febbraio (ore 18:30) negli spazi di Kora – Centro del Contemporaneo nel Palazzo Baronale De Gualtieris di Castrignano de’ Greci con la presentazione e la proiezione del documentario “Stones and Bricks – Pietre e mattoni” del regista-ingegnere Saeid Shahparnia, proseguono gli appuntamenti di avvicinamento alla nuova edizione di Agorà Design, dedicata quest’anno al tema “Il progetto necessario”.
Dal 2 al 5 ottobre a Martano si rinnoverà infatti l’appuntamento con il festival biennale che celebra la creatività e la circolazione di idee sui temi culturali e sociali legati all’architettura e al design, organizzato dalla cooperativa Radio Salentina, in collaborazione con altre realtà pubbliche e private, grazie all’impegno e al sostegno del main sponsor Sprech. Nei prossimi giorni sarà lanciato anche il bando di partecipazione al concorso internazionale, diviso nelle sezioni living e garden.
Dopo gli incontri con Tommaso Schiuma e Marco Giovinazzo, il protagonista della serata sarà il regista|ingegnere iraniano Saeid Shahparnia. Dopo i saluti di Lucia Rescio (Sprech – Agorà Design) e l’introduzione di Paolo Mele (Ramdom – Kora), sarà proiettato il documentario prodotto da Own Air, selezionato per l’ultima festa del cinema di Roma.
“Pietre e mattoni” riflette sull’importanza della conservazione del centro storico nelle antiche città e mette a confronto la bellezza delle architetture urbane di due realtà lontane e apparentemente diverse tra loro: Qazvin, in Iran, dove il regista è nato e cresciuto, e Roma, dove vive da quindici anni. A seguire, Shahparnia dialogherà con Chiara Pascali (Sprech – Agorà Design) e con il pubblico.
“Ho cercato di esprimere le mie sensazioni nei confronti di queste due città, evidenziando una piccola parte della loro storia, architettura e la legislazione volta a preservare la storia e i monumenti storici – sottolinea l’autore -. Ho avuto l’opportunità di parlare con rinomati architetti come i maestri Massimiliano Fuksas, Mehdi Mojabi, Ardeshir Shojaei Kaveh e Mehrzad Parhizkari. Riguardo al ruolo della legge, sono presenti interviste con Umberto Croppi, ex assessore alla cultura del Comune di Roma, e Alireza Khazaeli, direttore generale dei beni culturali e dell’eredità culturale della regione di Ghazvin”.
Saeid Shahparnia è un ingegnere meccanico con una passione per il cinema. Nel 2007 si è trasferito in Italia per inseguire il suo sogno di diventare regista. Ha studiato Cinema all’Università di Roma 3, conseguendo sia la laurea triennale che quella magistrale. Tra il 2013 e il 2024 ha diretto i cortometraggi “Peccatum”, “The Spectator”, “Soggettivo” e “Finché un giorno”, che sono stati proiettati in festival internazionali e hanno ottenuto alcuni premi.
La parola “necessità” affonda le sue radici nel latino necessitas, derivato da necesse, termine che indica ciò che è inevitabile, obbligatorio e indispensabile. Nel tempo, il suo significato si è ampliato, comprendendo concetti di bisogno, urgenza e mancanza di qualcosa di essenziale. Architettura e design si sono sviluppati nella storia come risposte dirette alle necessità umane, adattandosi alle risorse disponibili, alle tecnologie emergenti e ai cambiamenti culturali. Se l’architettura è nata da materiali e tecniche rudimentali, evolvendosi per riflettere i valori delle società, il design ha inizialmente migliorato la funzionalità e l’estetica degli oggetti quotidiani, fino a trasformarsi in una disciplina industriale capace di coniugare artigianato e produzione di massa. Entrambi condividono un obiettivo comune: rispondere a esigenze pratiche, sociali e culturali, evolvendo insieme all’umanità. Oggi il concetto di necessità si intreccia con valori contemporanei, dove sostenibilità, adattabilità, inclusività e innovazione tecnologica guidano il progetto e lo rendono una risposta concreta alle sfide attuali. La necessità non è sinonimo di eccesso. La filosofia del “Less, but better” formulata negli anni ’70 da Dieter Rams continua a ispirare i progettisti, invitandoli a creare soluzioni semplici ma efficaci. Il suo decalogo sul buon design, ancora oggi punto di riferimento, sottolinea l’importanza di progettare con intelligenza ed equilibrio, cercando soluzioni innovative, funzionali, esteticamente valide, durature e sostenibili. Un progetto è davvero necessario quando non solo soddisfa i bisogni del presente, ma si inserisce armoniosamente in un contesto in continua evoluzione.