“Il territorio deve guardare al green. L’economia circolare è l’unico futuro possibile”
6 Aprile 2022È stato presentato alla Camera di Commercio di Lecce “Salento Circolare”, il progetto che intende valorizzare la cultura dell’economia circolare nel territorio salentino creando una rete di relazioni “attive” per diffondere le migliori pratiche circolari e sostenibili all’interno delle imprese del territorio, degli enti locali, della scuola pubblica e del sistema formativo.
Il progetto proposto su iniziativa di Confartigianato Imprese Lecce e Confcommercio imprese per l’Italia Lecce, in attuazione dei principi e obiettivi di cambiamento contenuti nella Carta per l’Economia Circolare firmata il 19 gennaio a Roma da undici tra le più importanti associazioni italiane: Confindustria, Confartigianato imprese, Cna, Casartigiani, Claai, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e ConfApi.
Salento Circolare vuole essere la casa digitale delle buone pratiche dell’economia circolare del territorio definite come fattore coesivo e competitivo per le imprese, gli artigiani, le start up, le scuole e il sistema formativo pubblico e privato, le associazioni, il non profit e gli enti locali.
Scopo dell’iniziativa è “fare rete” per essere sempre più competitivi nei confronti dei processi di innovazione dettati dallo Sviluppo Sostenibile.
“Parlare di futuro vuol dire parlare di economia circolare – ha aggiunto Maurizio Maglio, vice presidente della Camera di Commercio di Lecce e presidente di Confcommercio Lecce -. Cerchiamo di diffondere la cultura del green. Oggi il futuro non può prescindere da una economia circolare. Vediamo insieme quali sono le proposte e le azioni da mettere in campo per diffondere la cultura del green. L’economia circolare è l’unico futuro possibile”.
L’obiettivo è puntare all’estensione della vita dei prodotti attraverso la produzione di beni di lunga durata; la produzione di energie rinnovabili; le attività di ricondizionamento; la riduzione della produzione di rifiuti, la generazione di materie prime seconde dagli scarti di produzione; una migliore qualità della vita.
“Dobbiamo decidere se i rifiuti sono tali o possono diventare una risorsa – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Lecce Luigi Derniolo -. Pensiamo a un futuro green. Dobbiamo trasformare il rifiuto in un bene da riutilizzare e, in un secondo momento, anche da commercializzare. Bisogna considerare il rifiuto come un mezzo economico che possa dare vita a nuove aziende. Il coinvolgimento delle scuole è fondamentale. I ragazzi possono offrire nuove idee sul riutilizzo del rifiuto anche attraverso materiali e tecniche nuove”.
Il progetto, che si sviluppa sul modello di Italia Circolare, è un percorso che punta a offrire un modello di governance locale della sostenibilità attraverso anche la creazione di un luogo fisico che ospiterà esperienze, convegni, iniziative dedicate all’Economia Circolare e gli obiettivi di sostenibilità.
“Nel Salento ho visto numerosi esempi di innovazione, recupero, sostenibilità e di inclusione – ha sottolineato Paolo Marcesini, direttore di Italia Circolare -. Sono tante le aziende basate sullo sviluppo sostenibile. Ed è da qui che bisogna partire. Italia Circolare nasce proprio per raccontare lo sviluppo dell’economia circolare e delle buone pratiche da mettere in campo. Bisogna abbandonare l’economia lineare, che vede il produttore indirizzato verso il consumatore attraverso un percorso rettilineo. Perché le materie stanno finendo e questo tipo di economia non è più sostenibile. L’economia circolare parte dal produttore, passa dal consumatore per poi ritornare al produttore. Il consumatore non è l’utilizzatore finale ma è complice del processo, attraverso la raccolta differenziata, e aiuta a chiudere il cerchio”.