In scena “L’uomo calamita” con Wu Ming 2, Giacomo Costantini e Cirro
26 Marzo 2022Oggi e domani al Teatro Comunale di Novoli con gli spettacoli “L’uomo Calamita” con Giacomo Costantini, Cirro e Wu Ming 2 e “Peter Pan” di Tonio De Nitto prosegue “Padri, madri, eroi”, Stagione promossa da Comune di Novoli, Teatro Pubblico Pugliese e Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con Blablabla nell’ambito della rete Teatri del Nord Salento che coinvolge anche i comuni di Campi Salentina e Trepuzzi. Questa sera da non perdere “L’uomo Calamita”. Circo El Grito e Wu Ming Foundation incrociano nuovamente i loro sentieri in questo spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura scritto e diretto da Giacomo Costantini con musiche di Fabrizio “Cirro” Baioni. Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in una vicenda tra storia e fantasia, quella di un circo clandestino durante la Seconda guerra mondiale. Un supereroe assurdo che combatte l’assurdità della guerra, tra funambolismi del corpo e della lingua, in uno spettacolo che fonde i gesti di un circense con le frasi di un racconto e le note di uno spartito. Nel Convitto Palmieri – Biblioteca Bernardini a Lecce, Wu Ming 2 presenterà l’omonimo libro con illustrazioni di MarieCécile (Strane Dizioni) da cui è tratto lo spettacolo. Membro del collettivo Wu Ming, lo scrittore bolognese ha pubblicato i romanzi “Guerra agli umani”, “Il sentiero degli dei”, “Timira” (scritto con Antar Mohamed) e “Il sentiero luminoso” .
L’11 settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, useranno i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo. Uno spettacolo che contamina il linguaggio della pista e quello della carta, che lascia il pubblico con il fiato sospeso mentre l’Uomo Calamita (Giacomo Costantini) prova in segreto i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico. E se non bastassero i suoi virtuosismi in altezza a farvi tremare, ci pensa Cirro che sulla batteria sfoga tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Wu Ming 2 non solo racconta la loro storia ma ne prende parte. Sarà infatti lui a cimentarsi in un esercizio dalla cui riuscita dipenderà la vita dell’Uomo Calamita. “Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio”, dice Costantini: ecco perché in uno dei suoi numeri l’Uomo Calamita è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.
Domenica, sempre al Teatro Comunale di Novoli, per “Ci vuole un fiore – famiglie a teatro”, in scena “Peter Pan”, una coproduzione Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana, scritto e diretto da Tonio De Nitto (con la collaborazione alla drammaturgia di Riccardo Spagnulo), con Benedetta Pati, Francesca De Pasquale, Luca Pastore e Fabio Tinella, le coreografie di Barbara Toma, le musiche di Paolo Coletta, le scene di Iole Cilento e Porziana Catalano, il videomapping di Emanuela Candido, Andrea Carpentieri, Andrea Di Tondo – Insynchlab. Peter Pan è la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, quello di un bambino che non c’è più. È l’inseguimento di un tempo che sfugge al nostro richiamo e che a volte si ferma, la ricerca delle esperienze che ci fanno diventare grandi senza volerlo e troppo presto. L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di James Matthew Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington dove il sentimento autobiografico di una mancanza incolmabile spinge l’autore a creare un mondo parallelo, un giardino prima, un’isola poi, dove i bambini caduti dalle carrozzine e dimenticati dai propri genitori si ritrovano in uno spazio senza confini fisici e temporali. E l’isoladelmaipiù, Neverland, è forse dentro la testa di ogni bambino, un posto dove vanno a finire le cose dimenticate dai grandi, per cui non c’è spazio nella vita reale. È qui che Wendy riesce a trovare la giusta distanza con il suo essere bambina, qui che sente il desiderio di crescere, di abbandonare l’isola senza recidere quel legame con la propria infanzia che fatica a rimanere con noi tutta la vita: una finestra che chiu-diamo diventando grandi e che, invece, dovremmo tenere aperta, in contatto con la nostra realtà e il nostro essere adulti.
La stagione proseguirà con Roberto Anglisani che indagherà il mito del Minotauro (2 aprile al Teatro Comunale di Novoli), Los Guardiola, duo di tangueri argentini dalla comicità sorprendente (10 aprile, nello Chapiteau di Novoli), Oscar De Summa con “L’ultima eredità” (23 aprile a Novoli), il duo Nardinocchi – Matcovich con “Arturo” (30 aprile a Trepuzzi), Sara Bevilacqua con il toccante “Stoc Ddo'” (7 maggio a Campi Salentina), e Salvatore Cosentino con “Addirittura padre” (14 maggio a Novoli). Prosegue anche “Ci vuole un fiore – famiglie a teatro” con “Topo Federico” di e con Roberto Anglisani (3 aprile) e “La storia di Hansel e Gretel” della compagnia Crest (24 aprile).