Internalizzazione medici e operatori del 118, interrogazione Pagliaro: “Basta rinvii”
13 Dicembre 2020“Sono anni che medici e operatori sanitari del 118 aspettano di essere internalizzati. Un passaggio annunciato più volte ma rimasto sulla carta. L’ultima promessa risale a sei mesi fa, quando – all’indomani della pubblicazione delle nuove linee guida per l’organizzazione e la gestione delle società in house di aziende ed enti del Servizio Sanitario Regionale – il presidente e allora assessore alla Sanità, Michele Emiliano, garantì che sarebbe stata data finalmente dignità a quei lavoratori, definiti essenziali. A quel proclama preelettorale, però, è seguito il nulla.
Per questo ho scritto un’interrogazione urgente, rivolta proprio ad Emiliano e al neo assessore al ramo, Lopalco, per chiedere entro quali tempi s’intenda procedere alle stabilizzazioni, sia per rispondere alle legittime aspettative di medici e operatori sanitari che operano in convenzione nel servizio 118 da anni e chiedono l’equiparazione ai colleghi ospedalieri, sia per garantire continuità e maggiore efficacia alla preziosa attività che svolgono in emergenza-urgenza.
In base alle nuove linee guida, la Regione avrebbe dovuto dare mandato alle ASL di procedere in tempi celeri, attraverso le Sanitaservice, all’internalizzazione dei lavoratori del 118. Ma nulla di tutto questo è avvenuto. E la pazienza di chi manda avanti con sacrificio quotidiano il servizio di emergenza-urgenza, essenziale per la collettività, è ormai al lumicino.
Basta con l’inquadramento confuso e precario, tra contratti e convenzioni anomale, una giungla di mansioni e ruoli che vede lavorare fianco a fianco personale dipendente e convenzionato, pur con contratti e tutele differenti: una disparità annosa che rappresenta un nervo scoperto in un settore tanto delicato della sanità.
Il 118 andrebbe al collasso se gli operatori sanitari impegnati quotidianamente, stanchi di attendere una internalizzazione annunciata da anni e mai realizzata, decidessero di lasciare in massa il servizio che svolgono sotto organico, con turni di lavoro massacranti. Questo Emiliano e Lopalco dovrebbero tenerlo bene a mente.
Anche durante l’emergenza sanitaria in corso, è proprio sulla rete dell’emergenza-urgenza che grava il peso maggiore della gestione dei casi Covid: chiamate in costante aumento e mezzi coinvolti anche nei trasporti secondari da ospedale a ospedale; primo intervento a domicilio per i pazienti positivi al coronavirus, con visita, stabilizzazione, ventilazione in caso di insufficienza respiratoria acuta, trasporto assistito in ospedale. Tutto questo sistema si regge sul senso di responsabilità di medici e operatori del 118. Ma la loro condizione di frustrazione lavorativa è aggravata dal mancato riconoscimento delle premialità Covid assicurate invece ai colleghi ospedalieri.
Anche in ragione di questo impegno extra, svolto con grande abnegazione, al personale sanitario del 118 spetta il riconoscimento immediato di una professionalità finora mortificata. Il Governo regionale dia finalmente seguito ai suoi impegni”.