La conferenza teatralizzata Coltiv@rete raccontata dagli studenti del Liceo “Vallone” di Galatina
24 Gennaio 2024L’esperienza vissuta da tutti gli alunni delle classi prime e seconde del Liceo scientifico e Linguistico “Antonio Vallone” al Cavallino Bianco ha lasciato un segno indelebile.
Parliamo della conferenza teatralizzata Coltiv@rete, evento inserito nell’ambito del progetto “Dire Fare Cambiare – I ragazzi, la memoria e l’impegno”, organizzata dalla Polizia di Stato, patrocinata dal Comune di Galatina, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Associazione Libera, l’Associazione Nomeni per Antonio Montinaro, la Fondazione Don Tonino Bello e la Fondazione Stefano Fumarulo.
Il progetto punta a coinvolgere giovani studenti delle scuole di primo e di secondo grado nonché universitari in tutta Italia, dando vita a un percorso ricco di contenuti. Il focus è la consapevolezza delle sfide e delle opportunità nel mondo online, comprendendo i rischi che spesso sono nascostinella rete.
Uno spettacolo davvero toccante, non solo per le tematiche affrontate, ma soprattutto per le modalità in cui le stesse sono state narrate. Una interpretazione sentita e magistralmente eseguita dagli attori in scena, tra cui il poliziotto-autore-attore Domenico Geracitano, Vice Sovrintendente della Polizia di Stato, in servizio alla Questura di Brescia, e tanti giovani artisti che hanno rappresentato la quotidianità del problema attraverso un linguaggio semplice e diretto.
La musica e le parole sono riuscite a toccare gli animi delle nostre studentesse e dei nostri studenti, quasi in 400 presenti a teatro e protagonisti di una mattinata che resterà impresso per molto tempo, così come testimoniato a caldo da alcune nostre studentesse intervistate ai microfoni del TG3.
“Mettere al centro il rispetto di sé stessi – sostiene Vittoria M. della 1AQT – delle altre persone, di tutti coloro che ci circondano nella vita di tutti i giorni”.
“Dobbiamo sempre schierarci dalla parte del più debole – dichiara Sofia D.L. della 2AS – e non rispondendo con la stessa violenza, perché altrimenti ci troveremo sempre punto e a capo e questo fenomeno non smetterà mai di esistere”.
Ecco cosa hanno risposto due altre nostre studentesse alle domande Che cos’è per te la legalità? e Cosa fai, nel tuo piccolo, per mettere in atto la legalità?.
“Per me la legalità è un concetto molto importante – afferma Maria Pia C. 1BSA – perché ci permette di essere cittadini più responsabili, di rispettarci l’un l’altro e vivere in una società serena. Diciamo che, ad esempio, quando frequentavo la scuola media, ho assistito a molti casi di mancata legalità (ad esempio bullismo o cyberbullismo) e ho sempre cercato di aiutare chi si trovasse in difficoltà tramite gli insegnanti oppure scrivendo un biglietto anonimo e inserendolo in un’apposita cassetta posta all’ingresso della scuola. Adesso che mi trovo in primo superiore, invece, credo ci sia un clima più sereno, fatto di rispetto per il prossimo e di reciproco aiuto nelle difficoltà”.
“Per me la legalità è ciò che ci permette di vivere – sottolinea Chiara N. della 1BSA – in una società più sviluppata, con delle regole precise che vanno rispettate. Questo ci permette il normale svolgimento della vita civile, facendo sì che tutti i cittadini si rendano conto dei loro diritti e doveri. Per mettere in atto la legalità, anche se in piccolo, cerco di rispettare sempre gli altri e l’ambiente che ci circonda, comportarmi correttamente, essere sempre gentile e responsabile, non deridere gli altri se fanno un errore ma anzi dare una mano a non ripetere più quell’errore. Cerco sempre di non avere pregiudizi e di non giudicare mai gli altri.
Teatro, musica, danza per affrontare il tema del cyberbullismo in modo diverso, diretto, efficace.
“Abbiamo immediatamente sposato il progetto – afferma la prof.ssa Angela Venneri, dirigente scolastica del Liceo Vallone di Galatina – perché riteniamo che parlare del problema del cyberbullismo e dei rischi legati alla rete non sia mai abbastanza. Ho avuto modo di apprezzare assieme ai nostri ragazzi la bravura della compagnia che ha messo in scena lo spettacolo e l’importanza dei messaggi trasmessi. Molte le metafore utilizzate che resteranno certamente impresse nei nostri studenti. Sarebbe stato bello far assistere anche i genitori, spesso chiamati in causa nella rappresentazione teatrale, ma fortunatamente lo spettacolo è online e potrebbe essere una ulteriore occasione di confronto in famiglia, perché i rischi che si nascondono nella rete sono molteplici e spesso non si riesce a contrastarli in modo efficace”.
La Puglia è la terza regione toccata dalla conferenza teatralizzata Coltiv@rete che continuerà a calcare i palchi di tutta Italia per gridare con forza il suo no al cyberbullismo.
“Un plauso alla Polizia di Stato per questa lodevole iniziativa – conclude la Venneri – che ci ha fatto comprendere ancor di più l’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine. Il nostro Liceo sosterrà sempre ogni progetto volto alla diffusione della legalità ed al contrasto ai pericoli della rete”.