La Polizia Locale di Galatina ha festeggiato il santo patrono San Sebastiano

La Polizia Locale di Galatina ha festeggiato il santo patrono San Sebastiano

21 Gennaio 2022 0 Di Redazione

La Polizia Locale di Galatina ha festeggiato il santo patrono San Sebastiano. La cerimonia religiosa si è svolta ieri e vi hanno preso parte le autorità civili e militari della Città. Nel corso della Santa Messa, il Comandante del Corpo di Polizia Locale Domenico Angelelli, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha scelto di condividere alcune riflessioni.

“Anni fa, quando per la prima volta intervenni come responsabile della Polizia Locale in occasione della Festa di San Sebastiano ebbi proprio a denunciare già allora un profondo scoramento che si avvertiva tra le Istituzioni ed i cittadini – ha detto il Comandante Angelelli – di questo iniziale ma già allora profuso diffuso malcontento chi ne faceva le spese erano le prime linee istituzionali e nello specifico il Corpo dei Vigili Urbani. Il mondo cambiava in modo vertiginoso, le aspettative del cittadino mutavano, tutto accelerava senza che le strutture che dovevano tenere il passo dei cambiamenti potessero essere messe in condizione di sostenere il nuovo ritmo! Addirittura è avvenuto per certi versi il contrario. La figura del ‘vigile urbano’ veniva caricata di ulteriori compiti e di conseguenza di nuovi carichi di lavoro. Il nuovo millennio ha visto nascere nuove figure specialistiche tra le nostre già esigue fila, per via della mutata attenzione collettiva verso alcune tematiche o della nascita di nuove esigenze collettive: figure alle quali anche solo vent’anni fa – e parlo del duemila! – nessuno avrebbe mai pensato. Siamo ancora oggi in una situazione paradossale, diremmo pure kafkiana! Il legislatore, in un impeto di onnipotenza e volendo superare la visione goldoniana di ‘arlecchino servo di due padroni’, si immagina la figure del vigile servo di ben tre padroni dovendo ubbidire, a seconda dell’attività svolta, al Sindaco, al Questore e al Magistrato. Da allora nulla è cambiato, in meglio, in peggio sì. La società si evolve ed a parte qualche timida, ma essenziale, innovazione come la scuola regionale per la Polizia Locale, ricordo che in Lombardia esiste da decenni, siamo ancora fermi al palo. Il problema più grave per le Polizie Locali è la mancanza per un ventennio del turn over. Nonostante regolamenti regionali prevedano un rapporto operatori-abitanti, questo aspetto viene sistematicamente disatteso. Non solo, ad una crescente domanda di servizi si contrapponeva un sempre più esiguo numero di operatori del settore, determinando una certa insofferenza nel cittadino diventato, ormai di fatto, un utente insoddisfatto. E non va dimenticato che è anche cambiata la percezione che il cittadino ha del suo rapporto con l’Amministrazione: egli non è più l’amministrato, il soggetto passivo dell’azione amministrativa, ma è divenuto un cliente dell’Amministrazione; anzi, un cliente attento ed esigente. Così come oramai chi si reca a fare un acquisto sa già tutto sul prodotto che cerca, sulle risposte che il venditore gli potrà o dovrà dare, sulle sue garanzie e diritti – perché si è documentato attraverso strumenti come il web oramai disponibili a tutti – allo stesso modo il cittadino che si rivolge all’Amministrazione sa bene cosa gli spetta e in che modo gli compete riceverlo, come pure conosce la maniera di esternare in modo efficace la sua eventuale insoddisfazione. Ma a causa dei motivi a cui accennavo prima, il cittadino che prima veniva ascoltato in ogni sua problematica per cercare una soluzione ottimale, ora non viene nemmeno sentito. La richiesta inviata via mail, fredda e a volte confusa, viene trattata sì, ma ha perso l’anima. Il rapporto vigile-cittadino perde il suo calore, rimane privo di fiducia. Non era questo il ruolo del Poliziotto Locale, ruolo che altri corpi di Polizia invece hanno cercato di imitare. È nato in tali Corpi il ruolo della Polizia di prossimità, ruolo che per noi è sempre stato l’essenza stessa del nostro operare, in quanto ben più radicati di altri nel territorio e tra la gente: noi possiamo vantarci di essere non prossimi ai cittadini bensì tra i cittadini. A questo punto però devo pubblicamente ringraziare il Sindaco, l’Assessore alla Polizia Locale Nico Mauro e tutta l’Amministrazione per lo sforzo profuso proprio per cercare di ‘rimpinguare’ l’organico del nostro Corpo! Ringrazio il signor Sindaco per la frase che non molto tempo fa, in occasione di una riunione presso il nostro Comando, ebbe a dire, e cito testualmente ‘se non avessi fatto il Sindaco non avrei mai creduto a quanti compiti dovete assolvere’. Per noi addetti ai lavori è stato un attestato di stima genuino, vero e commentando poi l’accaduto tra di noi ci siamo ritrovati soddisfatti e gratificati. Sono in corso in Parlamento i lavori per aggiornare la nostra unica legge quadro risalente al 1986. Nessuna legge italiana si è rilevata granitica e durevole come quella che ci riguarda. Nessuna legge può vantare l’assenza di un s punto, m punto, i punto, vale a dire ‘successive modifiche e integrazioni’ dopo ben 36 anni. E anzi, le più recenti ‘trovate’ legislative da un lato ci spogliano ulteriormente della tutela che ci compete, mentre dall’altro ci gravano di altri compiti che di quella tutela necessitano. Ci impongono di fare gli acrobati e trapezisti come altri, ma a noi levano la rete da sotto. Per decenni abbiamo riparato motorini col solo ausilio di pinza e cacciavite, pur di non toglier via l’insegna dell’officina: oggi ci troviamo di fronte a meccaniche moderne, complesse e a gestione elettronica, ma a disposizione abbiamo ancora soltanto pinza e cacciavite, e se il motore non riparte la colpa sarà la nostra. Per questo – conclude il Comandante Domenico Angelelli – mi sento in dovere di elogiare i miei collaboratori dinanzi alla città, per quanto tra le mura del comando a volte sono con loro duro nello spronarli a mantenersi aggiornati e adeguati alle tante nuove esigenze del nostro lavoro. Non posso esimermi dal ringraziarli per come si spendono in favore del buon andamento del Corpo nonché dell’immagine dello stesso, né tacere a tutti voi il dato di fatto – e questo lo avrete già sentito gli altri anni – che il nostro impegno non conosce interruzioni né festività. Attraverso funamboliche combinazioni dei turni, i vigili urbani (o se preferite gli operatori della Polizia Locale) ci sono sempre e tutti loro, avvicendandosi a rotazione, spesso Natale, Pasqua o Capodanno lo trascorrono anziché con la propria famiglia, con una famiglia più grande, una famiglia allargata al massimo, che è la nostra città di Galatina”.

 

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