“La Puglia non può essere lasciata da sola nella battaglia contro la Xylella”
11 Agosto 2024“La Puglia non può essere lasciata da sola nella battaglia contro la Xylella”. Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale CIA Agricoltori Italiani, torna con forza sul tema della prevenzione per contrastare l’avanzata del batterio e pone l’accento sulla necessità della rigenerazione olivicola per i territori funestati dalla Xylella.
Lo scorso 8 agosto ha partecipato all’incontro convocato dall’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia, assieme al vicepresidente regionale vicario Giannicola D’Amico, al direttore regionale Danilo Lolatte, al presidente e alla direttrice di CIA Salento, Benedetto Accogli e Emanuela Longo, e al direttore di CIA Levante Bari-Bat Giuseppe Creanza. CIA Puglia chiede che vengano conferiti poteri straordinari a un organismo istituzionale che possa agire con più efficacia e rapidità per azioni di contenimento e per la conseguente erogazione di aiuti.
CIA Puglia propone di costituire un plafond dalle risorse dei CSR per un importo non inferiore a un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza Xylella, di destinare specifiche risorse ad aziende agricole e pubbliche amministrazioni per le pratiche obbligatorie (lavorazioni e trattamenti fitosanitari), di avviare un coordinamento delle attività di ricerca regionali, nazionali ed internazionali.
“Occorre l’immediata nomina di un commissario che possa coordinare le attività di contenimento nella fascia di cuscinetto, sollecitando le amministrazioni pubbliche, Ferrovie dello Stato e altri enti a fare la propria parte, adottando da subito le opportune misure fitosanitarie – dice Sicolo –. Ma non bastano solo i piani di contenimento, perché bisogna soprattutto promuovere la ricerca scientifica, al fine di trovare la giusta terapia per salvare le piante. Fino a oggi abbiamo avuto solo diagnosi, ma restiamo in attesa che la ricerca ci dia la terapia. Urge un intervento deciso della Regione Puglia, del Governo e della Comunità europea. Bisogna rafforzare tutti gli strumenti e le iniziative di contrasto alla patologia, con cui stiamo già facendo i conti da oltre dieci anni, attraverso un più sistematico sostegno alla ricerca scientifica creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci” – conclude Sicolo.