“La Ragnatela della Taranta”, il più grande festival itinerante italiano, fa tappa a Galatina il 18 agosto

“La Ragnatela della Taranta”, il più grande festival itinerante italiano, fa tappa a Galatina il 18 agosto

1 Agosto 2022 0 Di Redazione

Torna dal 4 al 25 agosto la “Ragnatela della Taranta”, il più grande festival itinerante italiano che attraverserà 21 comuni del Salento con un’edizione dedicata al tema “La tradizione del nuovo”.

Un festival che promuove il dialogo tra musica, danza e poesia, da 25 anni protagonista dell’estate italiana. Un archivio parlante che avvicina il mondo della tradizione salentina alla riproposta, indaga le radici del cambiamento e rilegge la storia della musica popolare attraverso occasioni di pura sperimentazione.

400 artisti coinvolti, 100 ore di live show, per festeggiare il ritorno del pubblico nelle piazze il 4 agosto a Corigliano d’Otranto, 5 agosto San Vito dei Normanni, 6 agosto Nardò, 7 agosto Sogliano Cavour, 8 agosto Nociglia, 9 agosto Cursi,  10 agosto Galatone, 11 agosto Carpignano Salentino, 12 agosto Alessano, 13 agosto Racale, 14 agosto Lecce, 16 agosto Ugento,  17 agosto Zollino, 18 agosto Galatina, 19 agosto Castrignano de’ Greci, 20 agosto Cutrofiano, 21 agosto Calimera, 22 agosto Martignano, 23 agosto Soleto, 24 agosto Sternatia,  25 agosto Martano e 27 agosto la finalissima con l’atteso Concertone di Melpignano.

Sono 43 i concerti che animeranno le tappe del Festival con Menamenamò, Ambrogio Sparagna, Antonio Castrignanò, Ombre Illuminate, Tarantarneo, Tamburellisti di Torrepaduli, Cardisanti, Canzoniere Jonico Pizzicati int’allu core, Francesco Loccisano e Andrea Piccioni, Scazzacatarante, I Tamburellisti d’Otranto, Kamafei, Folkatomik, Officina Zoè, Uccio Aloisi Gruppu, Ariacorte Musica Popolare, Mimmo Epifani, Kalurya, Enzo Petrachi e Folkband22, Antonio Amato Ensemble con Fiorenza Calogero e Marcello Vitale, Pietrevive del Salento, Sette Bocche, Mascarimirì, A Sud di Bella Ciao, Criamu, Pino Ingrosso, I Calanti, Alla Bua, Parafonè, Li Strittuli – Compagnia di Musica Popolare, I Trillanti, Kalascima, Briganti di Terra d’Otranto, Rocco Nigro, Enza Pagliara, Unzapzap Bif Band, CGS Canzoniere Grecanico Salentino, Nui…Nisciunu, Armonia Greca, Stella Grande e i giovani Taranters. L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta sarà protagonista in tre concerti speciali a San Vito dei Normanni, Martignano e Galatina con Enza Pagliara, Stefania Morciano, Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Giancarlo Paglialunga, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda e i musicisti Gianluca Longo, Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo Canaglia De Pascali, Roberto Gemma, Peppo Grassi, Giuseppe Astore, Nico Berardi, Leonardo Cordella, Antonio Marra, Alessandro Monteduro, Valerio Combass Bruno, Attilio Turrisi.

La Ragnatela,  il 7 agosto nella tappa di Sogliano Cavour,  ospiterà il concerto recital dedicato al poeta Antonio Leonardo Verri “Fate solo quel che vi incanta” prodotto da Fondo Verri.

“Venticinque anni è inevitabilmente un’età di bilanci, a cui, in fondo, è anche giusto non sottrarsi, ha detto Luigi Chiriatti, direttore artistico del Festival Itinerante. In particolare in un territorio come il  Salento, questo periodo è stato caratterizzato da un fortissimo impulso turistico e culturale, di cui la “Notte della Taranta” è indiscussa protagonista, per quanto riguarda la diretta ricaduta sul territorio, ma anche per aver portato oltre qualsiasi confine i suoni e i ritmi, che venticinque anni fa potevamo dire “nostri” ma che oggi appartengono a un immaginario collettivo condiviso. Parole come pizzica pizzica e taranta sono oggi universalmente riconosciute. Da queste considerazioni nasce l’edizione 2022 del Festival Itinerante La Notte della Taranta; dopo un viaggio lungo venticinque anni, guardarsi indietro e trovare degli amici, quelli che un tempo erano giovani  riproposte della musica popolare salentina, oggi sono realtà affermate, che insieme con l’Orchestra Popolare, sono diventati ambasciatori di questa musica nel mondo. Una festa della pizzica pizzica allora, in un momento storico e culturale cruciale, per gli eventi noti, ma anche per quanto appena trascorso, ballare ritrova il suo valore catartico”.

“Il più grande risultato raggiunto in 25 anni di storia della Notte della Taranta è quanto tutti i giorni accade nel nostro Salento, ha sottolineato Massimo Manera presidente della Fondazione.  Non c’è festa, ricorrenza, rito dove la pizzica non sia presente. Non c’è turista che arrivando nei nostri meravigliosi borghi non chieda di ballare la nostra danza ed ascoltare il nostro ritmo. Un ritmo identitario ma aperto al dialogo, al confronto, alla contaminazione, alla moltitudine dei linguaggi espressivi.  La Notte della Taranta ha aperto i confini della cultura popolare salentina fino al 1998 considerata subalterna, ha reso possibile l’affermazione di numerosi musicisti e gruppi di riproposta che grazie alla Notte della Taranta hanno collaborato con centinaia di artisti italiani e internazionali. Ha raccontato al mondo la bellezza delle storie narrate nei canti di lotta, d’amore e di lavoro oggi cantati come hit di successo. Nel 2022 celebriamo la pizzica ospitando nel festival i tanti gruppi di musica popolare che continuano l’opera di valorizzazione del patrimonio culturale salentino”

“E’ sempre un orgoglio collettivo riuscire ad organizzare una manifestazione di questo livello che interessa 21 comuni del Salento per poi concludersi  a Melpignano. La ricchezza del progetto partendo dalle origini, dalle fonti è la ricerca, ha evidenziato Valentina Avantaggiato sindaca di Melpignano.  Con l’Istituto Diego Carpitella si lavora alla creazione di un archivio grazie ad un finanziamento del MIUR. L’arte è uno strumento di apertura al dialogo e Melpignano come sempre è pronta ad accogliere la grande comunità della Taranta”.

“Il Festival si arricchisce del progetto Taranters rivolto ai giovani studenti che nel corso dell’anno hanno sviluppato uno spettacolo partendo dalla valorizzazione della lingua comunitaria dell’area ellenofona del Salento: il grico. Il progetto, ha spiegato Graziano Vantaggiato componente del CdA della Fondazione, si inserisce nella già ampia programmazione di Matria sostenuta dalla Regione Puglia e che riguarda anche l’arbereshe e il francoprovenzale”.

 

 

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