La Stroke Unit dell’ospedale “Vito Fazzi” riconosciuta Centro Diamante nella gestione dell’ictus
26 Luglio 2024La Neurologia – Stroke Unit del Vito Fazzi di Lecce è stata riconosciuta, nel primo trimestre del 2024, come centro ‘Diamante’, il massimo riconoscimento attribuibile ad un Centro Ictus nell’ambito del programma ESO-Angels Awards. Gli ESO-Angels Awards sono riconoscimenti assegnati agli ospedali dell’European stroke organization che hanno dimostrato i migliori percorsi di cura al servizio dei pazienti colpiti da Ictus.
Un’ulteriore attestazione per il Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, già qualificatosi come Centro ORO nel quarto trimestre dell’anno 2023.
In Italia l’ictus è la terza causa di morte con il 10-12% dei decessi l’anno e rappresenta la principale causa di invalidità. L’80% è rappresentato dall’ictus ischemico. Ogni anno si verificano in Italia circa 196.000 ictus, di cui l’80% è rappresento da nuovi episodi e il 20% da recidive.
L’importanza dell’inquadramento clinico precoce è connessa sia alla possibilità di intraprendere una terapia nelle primissime fasi dell’evento sia alla necessità di attuare una prevenzione precoce di un eventuale deterioramento del quadro neurologico e delle complicanze neurologiche e/o mediche.
L’ischemia cerebrale è difatti una patologia “tempo dipendente”: la precocità delle cure è fondamentale per l’esito della malattia ed è essenziale che la ‘rete’ per il trattamento funzioni per garantire la miglior terapia possibile nel minor tempo possibile e per assicurare una maggiore probabilità di recupero e la minore disabilità possibile ai pazienti.
Dall’inizio dell’anno nel Vito Fazzi di Lecce sono state eseguite 191 procedure: 103 trombolisi endovenose, 88 trombectomie meccaniche (rivascolarizzazione endovascolare) per la maggior parte combinate (pazienti sottoposti a trombolisi endovenosa e trombectomia).
“Questo riconoscimento è frutto di impegno, costanza e passione da parte di tutto il personale dedicato, motivato a lavorare in costante confronto e sinergia. Infatti, nella ‘staffetta’ del percorso stroke tutti gli attori sono fondamentali: il 118 per il corretto inquadramento e la prenotifica all’ospedale; il Pronto Soccorso per la conferma della diagnosi, la stabilizzazione del paziente e l’avvio di tutti gli esami; la Neuroradiologia per la definizione diagnostica e, nella divisione interventistica, per l’esecuzione di tutte le procedure endovascolari e la Neurologia/Stroke unit che accompagna il paziente in tutto il percorso, effettua la terapia endovenosa e segue il paziente durante l’ospedalizzazione e nei follow-up. Tutti gli attori della ‘staffetta’ effettuano periodici corsi di aggiornamento e verifica dei risultati raggiunti con l’obiettivo comune di cercare di garantire l’eccellenza nella cura dell’ictus” – dichiara la dott.ssa Marcella Caggiula, Dirigente medico della Neurologia del Fazzi.
“Il nostro è un lavoro di squadra che può evitare una patologia invalidante, per il paziente e per la famiglia che lo ha in carico. Indispensabile la sincronizzazione delle varie specialità coinvolte, la tempistica della diagnosi e il lavoro in sintonia di ogni équipe coinvolta” – aggiunge la dott.ssa Adriana Paladini, Direttrice Uoc Neuroradiologia del Vito Fazzi.
“Siamo davanti a clinici esperti, attenti e di grande umanità che, grazie anche a tecnologie diagnostiche e operatorie di ultima generazione, si adoperano ogni giorno per aumentare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti colpiti da ictus e per garantire loro una vita senza disabilità. Il Centro, non a caso, è punto di riferimento per l’intera Regione. Ringrazio tutte le strutture coinvolte, dalla Neurologia alla Neuroradiologia, dal Pronto Soccorso al 118” – commenta il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.