La tradizione della processione del “Cavallo parato”
3 Maggio 2021Brindisi importante porto sull’Adriatico ha avuto anche il privilegio di essere capitale d’Italia per ben 5 mesi dopo l’8 settembre del 1943 e fino al febbraio del 1944. Tra le sue tradizioni popolari da ricordare la ”Processione a mare” che si svolge annualmente nella prima settimana di settembre in occasione dei festeggiamenti di San Teodoro d’Amasea e di San Lorenzo da Brindisi co-protettori della città.
Questa cerimonia, nata nel 1776 come completamento del culto di S. Teodoro è stata poi dedicata anche a San Lorenzo, santo nativo della città. Altra importante manifestazione è quella del “Cavallo parato”. Questa singolare usanza religiosa si svolge in occasione del Corpus Domini, quando il vescovo porta in processione il SS. Sacramento per le vie principali della città montando su un cavallo bianco parato. Alle radici di questa tradizione vi sarebbe la circostanza che Luigi IX di Francia, sconfitto e fatto prigioniero dal Saladino presso la città di Damietta in Egitto, avrebbe concordato per il suo rilascio un riscatto in denaro. In attesa di procurarsi la somma in patria avrebbe lasciato in pegno l’Eucarestia. Approdato a Brindisi, ed avendo ottenuto la somma necessaria da Federico II, sarebbe ritornato dal Saladino, il quale gli avrebbe reso il sacro pegno rinunciando al riscatto, come premio della sua fede e lealtà. Tornando in patria, nel 1250, la sua nave sarebbe approdata a Punta Cavallo, nei pressi dell’imbocco del porto di Brindisi, da dove l’Eucarestia sarebbe stata portata in processione in città dall’arcivescovo Pietro. Quest’ultimo, essendo molto vecchio, avrebbe montato un cavallo bianco tenuto per le briglie da Federico II e Luigi IX. Fa parte della leggenda la circostanza che nel punto della spiaggia dove il cavallo pose i piedi durante il trasbordo dell’Eucarestia sgorgasse acqua dolce. La tradizione della processione del “Cavallo parato” inizia a partire dal 1264 ed è unica nel suo genere.
Raimondo Rodia