Le classi prime dalla scuola secondaria di I grado del Polo 3 di Galatina-Noha incontrano l’autrice Luella Lulli

Le classi prime dalla scuola secondaria di I grado del Polo 3 di Galatina-Noha incontrano l’autrice Luella Lulli

13 Aprile 2025 Off Di Redazione

Gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di I grado Giovanni XXIII, Polo 3 di Galatina-Noha, nell’ambito della rassegna di incontri con autore, “Conversazione con…”, parte integrante del Progetto lettura dell’Istituto e giunta alla sua seconda edizione, hanno incontrato Luella Lulli che ha presentato il suo romanzo ”Margherita”.

Il racconto porta i lettori in un piccolo angolo del Salento, apparentemente lontano da ogni possibile “fantascienza”. Eppure è proprio lì, nella quotidianità di una famiglia numerosa, che avviene qualcosa di straordinario: l’arrivo di un alieno proveniente da un pianeta lontano, chiamato proprio Margherita.

L’extraterrestre di Lulli non è il classico invasore dei film hollywoodiani. Al contrario, è un essere curioso, pacifico, aperto. Il suo sguardo straniero – libero dai pregiudizi umani – diventa uno specchio che riflette le nostre emozioni, le contraddizioni della società, la difficoltà (e la bellezza) dell’incontro con chi è “altro”.

Il romanzo si muove con delicatezza tra il genere della fantascienza e la narrazione intimista. L’alieno non è solo un personaggio narrativo: è una metafora vivente del diverso, dello straniero, del nuovo. La sua presenza mette in discussione i meccanismi di esclusione e diffidenza che spesso regolano i rapporti umani.

Luella Lulli, con una scrittura semplice ma carica di sensibilità, ci invita a guardarci dentro. Durante l’incontro con i ragazzi ha offerto spunti di riflessione partendo da semplici domande: cosa vediamo quando ci confrontiamo con qualcuno che non conosciamo? Paura? Curiosità? Rifiuto? Apertura?

Il romanzo “Margherita” invita a porsi queste domande, lasciando al lettore lo spazio per riflettere.

Ciò che colpisce nella storia è come l’incontro con l’alieno diventi un’occasione di trasformazione. Lontano dall’essere una minaccia, il diverso si rivela una possibilità di salvezza: non solo per i singoli personaggi, ma forse anche per l’umanità stessa.

In un’epoca in cui la società è sempre più interconnessa ma anche divisa, il messaggio di Margherita è quanto mai attuale: accogliere l’altro – chiunque esso sia: un migrante, un vicino di casa, o un “alieno” – significa accogliere anche parti inesplorate di noi stessi.

 

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