Le misure di prevenzione attuate dalla Polizia di Stato nel territorio salentino

Le misure di prevenzione attuate dalla Polizia di Stato nel territorio salentino

4 Luglio 2024 Off Di Redazione

Il territorio salentino fa parte di un circuito turistico con un bacino di utenza notevolmente alto, soprattutto nella stagione estiva.

Inevitabilmente cresce la necessità da parte della Polizia di Stato di mantenere costante il livello di sicurezza in quei luoghi dove l’enorme afflusso di turismo può dare luogo a situazioni di mala movida che potrebbero colpire la nostra provincia durante la bella stagione.

A tale scopo la prevenzione dei reati diventa pietra angolare delle attività della Polizia di Stato e per essere attuata in modo efficace il legislatore ha dato la possibilità al Questore, Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, di emettere delle misure di prevenzione, provvedimenti d’urgenza di tipo amministrativo, che non presuppongono l’accertamento della commissione del reato, ma vengono applicate in base ad una effettiva ed accertata pericolosità sociale di un determinato soggetto che ha assunto atteggiamenti che minano la sicurezza pubblica (praeter e/o antem delictum). Queste misure hanno lo scopo di innalzare il livello di sicurezza e la percezione di tranquillità non solo in chi risiede nel territorio e in tutto l’interland, ma anche in chi decide di venire a trascorre qui la sua vacanza, ponendo in essere una più efficace azione di prevenzione di quei fenomeni di criminalità e illegalità diffusa che incidono sull’esigenza di sicurezza dei cittadini.

A tale scopo nell’ultimo anno il Questore di Lecce dr. Modeo, per mantenere alto il livello di sicurezza della provincia, si è servito proficuamente di tali strumenti normativi e, in vista della stagione estiva, ha predisposto all’interno della Divisione Anticrimine della Questura e all’interno dei Commissariati distaccati di P.S., dei pool di operatori di polizia esperti che condurranno le istruttorie per poter emettere le misure di prevenzione con prontezza. In tal modo gli autori di comportamenti violenti e/o pericolosi per la sicurezza pubblica, qualora sussistano i requisiti, verranno immediatamente allontanati, a prescindere dall’accertamento della responsabilità penale.

1) IL FOGLIO DI VIA OBBLIGATORIO

Tale attenzione sta portando i suoi frutti, infatti ad oggi dall’inizio di maggio sono stati emessi 19 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno. Tale misura allontana il soggetto che ha posto in essere condotte pericolose e di cui viene dimostrata la pericolosità sociale, a prescindere dalla commissione di un delitto, per un periodo che va da 6 mesi a 4 anni, da un determinato territorio in cui non risiede e in cui non ha interessi legittimi, ed anche il semplice transito all’interno di esso può essere punito con l’arresto da 1 a 6 mesi. La misura può essere notificata nell’immediatezza quando le condotte sono considerate rischiose e di particolare pericolosità sociale.

I casi più recenti

Truffe

Questa misura, il 13 giugno, ha permesso di “neutralizzare” il responsabile di diverse truffe perpetrate in danno di anziane persone che, come accade negli ultimi periodi, con lo stratagemma dell’incidente stradale o dei finti appartenenti alle forze dell’ordine sono state raggirate e derubate. Nel caso specifico un 28enne di origine partenopea insieme al complice sono stati colti in flagranza di reato mentre tentavano di mettere a segno l’ennesima truffa in danno di una signora di 94 anni. Fortunatamente l’intervento del figlio che ha prontamente contattato la Polizia di Stato ha permesso di cogliere l’uomo sul fatto. Il truffatore è stato arrestato e gli è stato notificato il foglio di via obbligatorio che ordina all’uomo di allontanarsi entro due ore dalla notifica del provvedimento o dopo l’eventuale scarcerazione e gli vieta di ritornare nel comune di Lecce per 4 anni.

Già nei mesi scorsi la misura si era resa efficace nei confronti di altri due complici di origine campana che, in trasferta a Lecce avevano truffato diversi malcapitati con le stesse modalità, finché con la stessa procedura sono stati stanati ed allontanati dal territorio.

Da ultimo il 2 luglio, è stato arrestato un 18enne di Napoli, evaso dagli arresti domiciliari ove era costretto nel capoluogo partenopeo, che è stato fermato a Lecce dopo aver tentato una truffa ai danni di un’anziana. Il colpo è stato sventato dagli operatori di polizia intervenuti e subito gli è stato notificato l’ordine di allontanarsi dal Comune di Lecce e di non farvi ritorno per tre anni.

In tali casi il Foglio di Via Obbligatorio rappresenta una misura efficace che allontana il rischio di ulteriori truffe, e che sarà prontamente emessa in qualsiasi situazione simile e garantirà una certa sicurezza alle eventuali vittime di tali raggiri.

Furti

Il 6 giugno il foglio di via si è rivelato un utile strumento anche nel caso di due individui che dai paesi del basso Salento erano risaliti fino a Galatina e fermati dalla volante in servizio per un controllo di routine sono stati sorpresi con arnesi utilizzati per forzare meccanicamente le autovetture e con strumentazione elettronica utile ad inibire le centraline, dei passamontagna, una pistola giocattolo e due coltelli. Da qui si è dato avvio alle indagini che hanno portato a scoprire un “covo” di auto rubate dove le stesse venivano “cannibalizzate” e le parti inutili venivano distrutte e date alle fiamme.

A carico di entrambi il Questore della Provincia di Lecce ha emesso un foglio di via obbligatorio dal comune di Galatina con il divieto di farvi ritorno rispettivamente per 1  e 3 anni.

Sempre a Galatina il 12 giugno è stato notificato nell’immediatezza un foglio di via ad un giovane centrafricano che si aggirava con fare sospetto per le vie del centro da dove erano giunte segnalazioni di furto. Fermato dagli agenti, l’uomo, sorpreso con gioielli e denaro del cui possesso non dava spiegazioni, è stato denunciato per il delitto di ricettazione e contestualmente gli è stato notificato il foglio di via obbligatorio dalla città di Galatina, con il divieto di farvi ritorno per anni 3.

Nell’anno in corso i fogli di via emessi da Questore nella provincia sono stati in tutto 46.

2) DIVIETO DI ACCESSO ALLE AREE URBANE

Nel caso il soggetto sia residente nel territorio in cui ha messo in atto i comportamenti indecorosi o pericolosi per la sicurezza pubblica, può essere emesso il D. Ac.Ur. ovvero il Divieto Di Accesso Alle Aree Urbane che vieta la fruizione e l’accessibilità in quelle zone in cui sono state registrate le criticità, solitamente aree con alta concentrazione di locali di intrattenimento e attività commerciali che comportano una grande affluenza di persone e che possono diventare terreno fertile per situazioni che minano l’incolumità pubblica e cioè risse e spaccio di sostanze stupefacenti.

I casi più recenti

Risse

E’ il caso dei 5 provvedimenti D. Ac.Ur. emessi per i gravi episodi verificatisi nei pressi del parcheggio di una nota discoteca di Gallipoli dove due gruppi di giovani della provincia di Lecce e Taranto la notte del 16 giugno si sono affrontati scatenando una rissa per futili motivi nel corso della quale sono rimasti feriti alcuni dei ragazzi coinvolti. In questo caso, considerando che la discoteca rappresenta un polo attrattivo per numerosissimi giovani che confluiscono da tutta Italia, che il luogo era particolarmente affollato e che le fasi dell’alterco si sono svolte durante il deflusso, la situazione ha provocato allarme sociale e paura nei frequentatori che hanno chiamato le Forze dell’Ordine ed il 118 sul posto. Per tale motivo i responsabili sono stati denunciati a vario titolo per rissa, lesioni gravi, porto abusivo d’armi o di oggetti atti ad offendere inoltre all’esito della veloce istruttoria sono stati emessi 5 D. Ac.Ur.  e due fogli di via di due e tre anni.

Una situazione simile si è verifica il 13 giugno scorso in un frequentatissimo locale della movida leccese, dove uno degli avventori ha accoltellato per futili motivi il proprietario dell’esercizio pubblico con gravi esiti per il malcapitato che è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. L’aggressore è stato arrestato per tentato omicidio e gli è stato notificato un D.Ac.Ur. di tre anni che lo interdice da tutti i locali della provincia di Lecce, in considerazione del fatto che il locale è abitualmente molto frequentato da giovani e da turisti e che l’accaduto ha destato particolare allarme e sconcerto negli avventori.

Anche a Nardò il 27 maggio il lavoro degli agenti in servizio presso il Commissariato di P.S. ha portato il Questore ad utilizzare la misura di prevenzione del D.Ac.Ur. nei confronti di un tunisino particolarmente aggressivo che dapprima si è reso responsabile di molestie nei confronti di una minore, che si trovava nei pressi di una paninoteca nel centro cittadino di Nardò, dove si svolge la movida serale frequentata dai giovani del posto, e poi di percosse nei confronti del proprietario dell’attività commerciale stessa. Fermato dai poliziotti in servizio di volante intervenuti sul posto, veniva trovato in possesso di un’arma da taglio. Il tunisino è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico, percosse e porto darmi abusivo. A conclusione degli accertamenti di rito, il giovane, considerato un soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato raggiunto da un decreto di espulsione e da un provvedimento D. Ac.Ur. che vieta allo straniero per 2 anni di accedere all’area urbana di Nardò dove sono concentrati i locali della movida serale.

Tutti questi episodi gravi e pregiudizievoli della sicurezza pubblica hanno portato il Questore, Autorità di pubblica sicurezza, ad emettere le misure con notifica immediata agli interessati, costretti ad allontanarsi immediatamente dai luoghi o dalle province interdette dalla loro presenza, ma vi sono anche i casi in cui dopo l’applicazione di misure di tipo penale, vi sia una successiva istruttoria del Questore che, valutato l’evento come particolarmente pericoloso per la pubblica sicurezza, porti all’emissione di una misura preventiva nei confronti di chi l’ha provocato, onde evitare la commissione di ulteriori comportamenti pericolosi.

3) MISURE CON AVVIO DEL PROCEDIMENTO

È il caso delle misure emesse dal Questore Modeo il 12 febbraio c.a., nei confronti di 4 ragazzi responsabili di una rissa avvenuta durante il periodo natalizio nei pressi di un bar di Gallipoli. Dopo aver dato avvio al procedimento, la Divisione Anticrimine ha accertato la pericolosità sociale degli autori e il Questore ha emesso 3 D.Ac.Ur. di 18 mesi per tre ragazzi del posto e 1 foglio di via di 12 mesi per un ragazzo toscano.

Stesso iter per i due provvedimenti D.Ac.Ur. emessi il 10 giugno nei confronti di due giovani a seguito di un grave episodio verificatosi a Poggiardo (LE), il 30 dicembre u.s. nei pressi di un bar, ritrovo per i giovani del posto.

Il fatto aveva visto un 28enne di Poggiardo e un 20enne nativo di Tricase accanirsi per futili motivi su di un giovane, colpendolo ripetutamente e provocandogli traumi al volto.

All’epoca del fatto i due sono stati denunciati dai Carabinieri e, in seguito ad un’attenta valutazione, il Questore ha ritenuto opportuno emettere nei loro confronti la misura preventiva del D.Ac.Ur. vietando loro di accedere e stazionare nei luoghi della movida del centro urbano di Poggiardo per due anni, necessaria per prevenire fenomeni di criminalità e illegalità che incidono sulla sicurezza dei cittadini, considerati i comportamenti dei due soggetti “effettivamente” e “potenzialmente” pericolosi per la sicurezza urbana.

E’ del 24 giugno inoltre il provvedimento amministrativo seguito ai fatti verificatisi nel centro di Galatina a fine marzo u.s. quando un37enne di origine rumene residente a Galatina, nelle prime ore del 22 marzo, nei pressi di un bar del centro di Galatina veniva fermato dai poliziotti per aver tentato di aggredire gli altri avventori prima con una grossa ascia taglialegna, poi con un piede di porco salendo sul tettuccio di un’auto parcheggiata nelle vicinanze, scatenando così una rissa. L’uomo fermato dagli agenti in servizio di volante è stato denunciato per i reati di rissa, danneggiamento e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, ma date le circostanze, considerata la pericolosità sociale dell’uomo, si è dato avvio al procedimento, con tutte le garanzie dello stesso, e dopo gli accertamenti effettuati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, è stato emesso il D.A.C.ur. nei confronti dello straniero che vieta allo stesso di accedere alle aree urbane individuate, per un periodo di due anni, al fine di ridurre al massimo il rischio di gravi disordini e di situazioni di lesività dell’incolumità pubblica.

Nell’anno in corso i D.Ac.Ur. emessi sono stati in totale 17.

4) AVVISO ORALE

Un’altra misura di prevenzione appannaggio esclusivo del Questore e l’avviso orale applicabile ai soggetti che risiedono nel territorio di competenza e che permette di avvisare oralmente chi ha tenuto comportamenti rischiosi per la collettività, invitandolo a non reiterare tali condotte per non incorrere in ulteriori provvedimenti.

Questa misura non ha scadenza anche se può essere presentata istanza di revoca da parte del soggetto avvisato, inoltre si può procedere d’ufficio, senza dare avvio al procedimento, se vi siano valide motivazioni per farlo. Nel caso di condotta ritenute particolarmente deplorevoli il Questore può imporre ulteriori prescrizioni vietando per esempio l’utilizzo di materiale pirotecnico o sostanze infiammabile o apparati ricetrasmittenti a seconda delle condotte che hanno portato all’emissione della misura e al fine di ostacolare ulteriori atteggiamenti incauti.

Conclusione

In conclusione, grazie alle misure di prevenzione, il Questore ha gli strumenti per fronteggiare eventuali situazioni di pericolo e di allarme sociale che la stagione estiva porta con sé, dai furti di auto alle truffe agli anziani, dalla mala movida allo spaccio di stupefacenti, reagendo con prontezza grazie all’adozione di adeguate misure dei soggetti ritenuti responsabili di tali comportamenti.

Sul punto è fondamentale la collaborazione dei cittadini che forniscono segnalazioni sulla linea di emergenza 112NUE oppure tramite l’applicazione YouPol sulla base delle quali le forze dell’ordine intervengono prontamente in modo da riuscire spesso a cogliere in flagranza di reato gli autori delle condotte truffaldine, violente o altrimenti pericolose.

 

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