Lecce apre le sue dimore storiche per la XXIX edizione di “Cortili Aperti”
25 Maggio 2024Si schiudono per un giorno i portoni dei palazzi storici di Lecce. Torna “Cortili Aperti” nel capoluogo salentino, domenica 26 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.30, nell’ambito della XIV edizione della “Giornata nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane”.
L’associazione che raduna più di 4500 proprietari di prestigiose dimore lungo tutta la penisola, per un giorno, apre il più grande museo diffuso d’Italia con oltre 550 monumenti tra castelli, rocche, ville, parchi, giardini che accoglieranno gratuitamente tutti coloro che vorranno immergersi in luoghi senza tempo, circondati dalle meraviglie del patrimonio artistico e culturale italiano.
La storica manifestazione leccese, giunta alla XXIX edizione, organizzata dalla Sezione Puglia di A.D.S.I. con il supporto e la collaborazione del Comune di Lecce, svela a turisti e visitatori oltre 30 dimore, luoghi storici, cortili, giardini, androni, chiostri solitamente chiusi lungo le vie del centro della città, che abbracciano un programma ricchissimo di eventi con presentazioni di libri, mostre, conversazioni, danze storiche in costume, musica dal vivo, esposizioni, performance, visite guidate anche in lingua. Quest’anno due eventi dedicati agli amanti della lirica, in occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini: a Palazzo Tamborino Cezzi c’è il concerto “Vissi d’arte, vissi d’amore”, un viaggio alla scoperta dei tormenti e delle passioni di Giacomo Puccini del grande compositore mentre nella Chiesa di Sant’Anna una conversazione con musica e immagini a cura di Eraldo Martucci dal titolo “Amor sacro e amor profano: la religiosità nelle opere di Giacomo Puccini nel centenario della morte”.
Nel materiale informativo è disponibile un QR code attraverso il quale è possibile accedere alla mappa interattiva dei luoghi aperti.
Sono tre gli itinerari proposti, che partono dalle principali porte d’ingresso al centro storico del capoluogo salentino, contrassegnati da colori diversi. Nel percorso rosso, da Porta San Biagio: Istituto di cultura e lingue Marcelline, palazzo Pollicastro Boutique Hotel, Galleria Ship in Arte, Palazzo Carrozzini, Palazzo Lecciso, Palazzo Morisco, Palazzo Tamborino Cezzi, Palazzo Sambiasi, Palazzo Bernardini, Palazzo Brunetti, Palazzo Andretta, MUST – Museo storico città di Lecce. Nel percorso blu, da porta Rudiae: Accademia di Belle Arti, Borgo Sant’Anna, Palazzo Scarciglia, Chiesa S. Elisabetta, Palazzo Apostolico Orsini, Palazzo del Seminario, Palazzo Marrese, Palazzo Rollo, Palazzo Carrelli Palombi, Ex convento dei Teatini; nel percorso arancione, da porta Napoli: Chiesa di Santa Maria di Ogni Bene ed Ex convento degli Agostiniani , Palazzo Giaconia, II Circolo Didattico “Edmondo De Amicis”, Palazzo Bozzi Corso, Palazzo Personé-Taurino, sede del Museo Ebraico, Palazzo Maremonte – Chillino, Palazzo Protonobilissimo, Palazzo Guido, Cappella nobiliare di San Leucio, Chiesa Santa Maria “della NOVA”.
In programma anche, tra gli eventi correlati alla manifestazione, “Artigianato d’eccellenza 2024”, la mostra mercato del made in Italy d’autore ospitata nel Circolo Cittadino nel pomeriggio di venerdì 24, dalle 18 alle 21, e nei giorni di sabato 25 a domenica 26 maggio, dalle 10 alle 21.
Un ruolo importante nella realizzazione di “Cortili Aperti” è rivestito da sempre dalle scuole e dagli istituti di formazione. Come ogni anno, si rinnova la collaborazione tra A.D.S.I. sezione Puglia e le scuole che vedono gli studenti e le studentesse direttamente coinvolti in numerose attività culturali. Quelle che parteciperanno a questa edizione sono: Istituto di Cultura e Lingue “Marcelline”, ITES “A. Olivetti”, Liceo artistico e coreutico “Ciardo Pellegrino”, Liceo Classico e Musicale “Giuseppe Palmieri”, Liceo Scientifico statale “Giulietta Banzi”, Liceo statale “Pietro Siciliani”, Scuola Oxford Group International House, Scuola secondaria di primo grado “Ascanio Grandi”
La provincia di Lecce è coinvolta intensamente, anche con nuove aperture: quest’anno accolgono i visitatori anche il Castello di Corigliano d’Otranto e il Palazzo Baronale Serafini-Sauli di Tiggiano. A Santa Maria di Leuca apre Villa La Meridiana della famiglia Caputo-Caroli; a Cavallino la Chiesa dei santi Niccolò e Domenico e cripta, l’atrio del Palazzo ducale dei Castromediano e il frantoio ipogeo. A Ruffano la V edizione di “Cortili aperti” offre la possibilità di visitare Castello Brancaccio, Palazzo Pio, Palazzo D’Urso, Palazzo Riccardo, Palazzo Licci-Ferrari, Palazzo Ottocentesco, Palazzo Gaetani, Casa Giangreco, Casa Bortone, Frantoio ipogeo, Chiesa San Francesco da Paola, Chiesa Natività Beata Maria Vergine, Chiesa dell’Annunziata, Il Tappeto Volante – Scalinata del Centro Storico, Racconti di Ceramica. A Botrugno è possibile visitare Palazzo Marchesale, Museo Civico delle Forze Armate, Museo “Storia della Lametta da barba”, Cappella Palatina di S. Anna, Chiesa Maria S.S. Costantinopoli; a Caprarica di Lecce il Castello Baronale Cariati Greco a Minervino di Lecce Palazzo Ducale Venturi (noto come Castello Nuovo) mentre ad Alessano apre al pubblico Palazzo Ducale, a Gallipoli Palazzo Briganti e a Sternatia Palazzo Granafei, nel cuore del centro storico.
“Cortili Aperti è l’occasione e la gioia di condividere con i visitatori la bellezza celata dietro i portoni delle dimore storiche”, dice Rossella Arditi Galante, vice presidente di A.D.S.I. Sezione Puglia, “ogni anno la lista si arricchisce con nuove aperture. Domenica sarà la prima volta per Palazzo Marrese e Palazzo Scarciglia e in provincia Palazzo Baronale Serafini Sauli a Tiggiano e il Castello a Corigliano segno della vitalità di un evento di forte richiamo. Un grazie particolare alla cooperativa Artwork Cultira che ha condiviso con noi vari momenti di questa manifestazione. La forza di Cortili Aperti sono anche i giovani, a cui affidiamo la bellezza e la storia. Anche per questa edizione abbiamo coinvolto numerose scuole della città, dalla scuola primaria ai licei, per finire con l’Accademia di Belle Arti. I ragazzi e le ragazze sono il nostro futuro, saranno loro a raccogliere il testimone e a trasmettere a chi verrà dopo di loro il valore di questo inestimabile patrimonio d’arte”.