L’esuberante Paolo Triestino porta in scena “Guanti Bianchi”
29 Aprile 2023Santo 6 maggio, al Teatro Comunale di Galatone (sipario ore 21), l’esuberante Paolo Triestino porta in scena ‘Guanti Bianchi’, su testo di Edoardo Erba, liberamente tratto da ’L’arte spiegata ai truzzi’, il blog e canale Youtube in romanesco curato da Paola Guagliumi. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Triestino, è come un viaggio che attraversa due millenni di storia dell’arte, da Pitocrito a Mirò, da Michelangelo a Fontana, da Kessel il Vecchio a Edvard Munch. E ci invita a riscoprire la bellezza, che può riempire di senso la nostra vita.
Protagonista di ‘Guanti Bianchi’ è Antonio. Ha passato la vita a trasportare opere d’arte. È un uomo semplice, ingenuo, involontariamente divertente, che ci parla del suo paese, Colleferro, nato intorno a una fabbrica di esplosivi, della sua famiglia di cassamortari, e del suo incontro con lo zio Cesare, un movimentatore di opere d’arte che sarà decisivo nella sua vita.
Ma cosa fa un movimentatore? Infila dei guanti bianchi per poter toccare l’opera senza rovinarla, senza lasciare impronte, per deputarle il giusto rispetto e studia scrupolosamente come spostarla, muoverla, trasportarla, movimentarla appunto, per gli allestimenti museali. Quante persone servono, quanti chili vanno gestiti e come gestirli. Ma soprattutto conosce l’oggetto che sta movimentando. E come fa un uomo semplice come Antonio, forse anche un po’ grezzo, a distinguere un Caravaggio da un Carracci, un Pollock da un Fontana?
Raccontando come le ha trasportate, Antonio ci fa capire le opere d’arte con incredibile profondità, perché in tutta la vita ha avuto tempo di guardarsele e riguardarsele, e di capirle meglio dei professori. Con un linguaggio rozzo ma intelligente, commenta le immagini dei capolavori che vediamo proiettate. La sua spregiudicatezza e la sua comicità coinvolgono il pubblico, tutto il pubblico, anche quello più restio. E lo guidano in un viaggio che attraversa due millenni di storia dell’arte, da Pitocrito a Mirò, da Michelangelo a Fontana, da Kessel il Vecchio a Edvar Munch.
Ma perché Antonio ha organizzato la serata? Perché sta dando tutto sé stesso su un palco per farci amare l’arte? Ce lo spiega alla fine, con molta semplicità e senza retorica. C’è stato un delitto atroce proprio al suo paese. E lui è convinto che noi tutti, per rimanere umani, abbiamo bisogno di riscoprire cos’è la bellezza. Guanti Bianchi è una guida semplice e sorprendente all’arte antica e contemporanea, che trova in Paolo Triestino l’interprete ideale per dare comicità, spessore e umanità a un personaggio indimenticabile.
“Affrontando la messinscena di Guanti Bianchi, mi son posto immediatamente una domanda – conclude Triestino: come riuscire a restituire la girandola di emozioni, ironia, divertimento e poesia di cui il testo è attraversato? La risposta è stata: segui le tue. E mi son gettato in quest’avventura lasciandomi guidare da loro. Ed improvvisamente mi è sembrato del tutto naturale passare da Michelangelo a Pollock, da Tiziano a Pitocrito, da Fontana a Munch. Un viaggio che transita anche per Colleferro, aggiungendo ai colori dei quadri quello di una storia dei nostri giorni.
‘Guanti Bianchi’ rientra nella programmazione della II parte della stagione di teatro e musica ‘Teatri dell’Agire’ anno 2022.23 nell’ambito della quinta stagione del Teatro Comunale di Galatone, curata dal direttore artistico Salvatore Della Villa in sinergia con il Comune di Galatone e con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e dell’Associazione Tracce Creative.
La stagione proseguirà sabato 27 maggio (sipario ore 21) con “Qui volgendo la mente” reading con Vanessa Gravina e Salvatore Della Villa. Attraverso la tessitura narrativa e la regia di Livio Galassi, saranno attraversati secoli di teatro e arte drammaturgica, dalle “Troiane” di Euripide ai classici shakespeariani “Riccardo III” e “La Bisbetica Domata”, fino ad arrivare al contemporaneo “Caligola” di Albert Camus. Le musiche originali di Gianluigi Antonaci sono affidate all’esecuzione dell’ensemble dell’Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento.