Lo scrittore salentino Stefano Cazzato presenta il nuovo libro “Chaim Perelman. Retorica, etica, politica”
18 Giugno 2024Ricorrono quest’anno i quarant’anni dalla morte di Chaim Perelman, filosofo ebreo-polacco e belga d’adozione che nel corso della seconda guerra mondiale, dimessosi dall’Università per non scendere a patti con gli invasori, una volta entrato nella Resistenza, salvo migliaia di ebrei dalla deportazione.
Queste vicende (utili a inquadrare il personaggio e bene fa il libro a ricordarle) restano tuttavia sullo sfondo della biografia filosofica di Stefano Cazzato, docente e saggista nato in Salento e di casa a Roma che dopo “La quasi Logica”, ritorna con il nuovo libro “Chaim Perelman. Retorica, etica, politica” (Giuliano Ladolfi Editore, 2024) per affrontare le tematiche care al filosofo belga e in particolare a quell’arte retorica intesa come tecnica di civile intesa finalizzata alla costruzione del consenso.
Un’arte che ha fondamenti teorici molto forti, riconducibili al mondo classico ma soprattutto significativi risvolti etico-politici in quanto la controversia è alla base di tutte le discussioni che riguardano i valori, le scelte politiche, le decisioni giuridiche.
La democrazia stessa non sarebbe per Perelman pensabile senza la controversia, cioè senza la concorrenza agonistica ma leale e pacifica tra punti di vista differenti che si contendono sulla scena pubblica l’interesse prima e la benevolenza poi dell’uditorio.
Nella retorica si parla sempre a qualcuno che giudica e valuta la legittimità delle prese di posizione di chi parla.
Cazzato entra nel dettaglio della teoria retorica di Perelman, mostrando come essa abbia avuto nel Novecento applicazioni importanti in molti campi, dalla letteratura alla semiologia, dalla scienza alla morale, dalla sociologia al diritto dove la teoria perelmaniana della persuasione razionale, molto ammirata da Norberto Bobbio per il suo carattere aperto e non conclusivo, trova un’applicazione nella concezione della giustizia come equità corretta dalla carità.
L’autore
Saggista e docente, Stefano Cazzato collabora con giornali e riviste e ha scritto numerosi libri tra cui quattro dedicati a Platone: Dialogo con Platone (Armando, 2010), 2° classificato per la saggistica edita al concorso internazionale “Locanda del doge” di Rovigo 2023”; Una storia platonica (Ladolfi, 2017); Il racconto del Timeo (Ladolfi, 2019), 5° al premio “equiLibri” 2024 di Anguillara Sabazia; Il divino Platone. Filosofia e misticismo (Moretti&Vitali, 2022), 2° al “Premio Giglio blu di Firenze, 2024” e menzione di merito al “Premio Internazionale Castrovillari, 2024”.
Ha inoltre al suo attivo due antologie: Maestri del nostro tempo con G. Moscati (Cittadella, 2007) e Di cosa parliamo quando parliamo di filosofia (Ladolfi, 2013).
Appassionato di retorica (La quasi logica, menzione speciale al “Premio Ipazia”, 2024) e di aforismi, ha pubblicato tre raccolte sul genere breve: Esercizi di realismo (Manni, 1999), Studiò diritto ma poi si piegò (Ladolfi, 2021), finalista al “Premio nazionale F. Limido” 2021, e Preferisco la partner al tutto (Ladolfi, 2023), 3° al “Premio internazionale di Milano Vivi la realtà”, 2023.
Collaboratore da molti anni della rivista Rocca, tiene due rubriche (La critica come passione e Cambio d’ora) e cura lo spazio di recensioni online Dai libri ai lettori.