Ma che scuola è questa?
19 Gennaio 2022Se la pazienza ha un limite, io da genitore di 3 figli penso di aver superato quel limite. Penso di parlare a nome personale ma sicuramente molti si ritroveranno nelle mie parole. Tutti in questo periodo stanno soffrendo questa situazione della pandemia ma mai come ora siamo disorientati a tal punto da non sapere più cosa è meglio per i nostri figli.
Ci siamo ritrovati alla ripresa della scuola dopo le vacanze con già i primi casi positivi al Covid, allora mi chiedo… perché ho fatto fare il vaccino ai miei figli con tutti i rischi annessi e connessi? Proprio perché immaginavo che il ritorno a scuola dopo il periodo di vacanze natalizie poteva essere rischioso, io come molti genitori abbiamo deciso per il vaccino. Non è stata una scelta semplice, sino a quando tocca farlo a noi il vaccino va bene, ma quando si tratta dei nostri figli qualche dubbio ti viene, ma sì! Vogliamo credere nella scienza e vogliamo uscire da questa situazione! Tant’è che lo rifarei.
Siamo al primo giorno di scuola dopo le vacanze, dico primo giorno di scuola, ci accogliamo il rischio… basta che si torni alla normalità. E’ bastata la positività di una maestra o di un bambino per mandare in DAD più di una classe, per poi scoprire che forse qualche insegnante non si è vaccinata e noi via a fare tamponi inutili pur di far tornare i bambini a scuola. Ora non c’è due senza tre. Ieri a tarda ora altra comunicazione, per l’altro dei miei figli, “fatti il tampone entro 48ore senno non entri a scuola”. Allora mi chiedo sennò non entri a scuola? Ma la scuola non è obbligatoria e dovresti garantirmi il diritto allo studio?
Poi veniamo ai tamponi. Alle 19 si riceve il messaggio e mi sembra ovvio che entro la mattina del giorno dopo non tutti riescono a fare il tampone, tra l’altro pagandolo (fuori tempo massimo arriva il giorno successivo la mail dell’istituto per lo sgravio, che poi lo paghi comunque, meno ma lo paghi). La scuola che doveva essere il luogo dell’inclusione oggi sta diventando il luogo dell’esclusione e dell’emarginazione, vedi quello che succede per i bambini o le maestre che non sono vaccinate. Tutto questo non porterà a nulla di buono e la notizia di oggi che la Puglia è la prima regione in Italia per numero di tamponi la dice lunga sul sistema che si sta configurando.
Occorre dialogo tra le istituzioni per uscire dal caos, per aiutare le famiglie e la scuola stessa. Non si comprende perché come nei comuni limitrofi, nei giorni precedenti al ritorno a scuola (ponte della Befana) i tamponi non sono stati fatti nelle scuole di Galatina almeno per gli under 12 gratuitamente. Avremmo evitato contagi e aumento della confusione.
La scuola deve pretendere l’aiuto dall’istituzione Comune e il Sindaco, pur rispettando l’autonomia scolastica, deve esercitare le funzioni di autorità sanitaria come prevede la legge e soprattutto il buon senso. Le mamme e i loro bambini non devono essere lasciati soli (e anche i papà).
Adriano Margiotta