Metalmeccanici senza contratto. Lunedì otto ore di sciopero a Lecce

Metalmeccanici senza contratto. Lunedì otto ore di sciopero a Lecce

12 Gennaio 2025 Off Di Redazione

Braccia incrociate per 8 ore, lunedì 13 gennaio. Le segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno proclamato uno sciopero, con presidio in via Fornari davanti alla sede di Confindustria Lecce a partire dalle ore 10, nell’ambito della mobilitazione nazionale dei sindacati confederali dei metalmeccanici. L’obiettivo è ottenere la riapertura del tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) dei metalmeccanici.

Dopo sei mesi di confronto la trattativa per il rinnovo del Ccnl si è interrotta. Secondo i sindacati ciò è avvenuto solo per responsabilità delle associazioni di categoria Federmeccanica-Assistal, che hanno respinto buona parte delle richieste contenute nella piattaforma sindacale. Nella contro-piattaforma datoriale sono state presentate richieste e posizioni che di fatto non consentono di proseguire nella trattativa. “Tra l’altro Federmeccanica, in spregio al normale confronto sindacale, sta diffondendo la propria contro-piattaforma tra i lavoratori delle aziende ad essa associate”, spiegano i segretari generali territoriali Maurizio Longo (Fim Cisl), Ciro Di Gioia (Fiom Cgil) e William Maruccia (Uilm Uil).

Ruota intorno a cinque temi il malcontento dei lavoratori. Il salario innanzitutto: è stata respinta la richiesta di aumento di 280 euro, tutto verrebbe legato all’andamento dell’inflazione senza alcun aumento reale. Peggiora la clausola di salvaguardia, visto che l’aumento dei minimi contrattuali è stato posticipato di 6 mesi. Infine i datori di lavoro non hanno alcuna intenzione di modificare la clausola di assorbimento degli aumenti contrattuali. Anche sul premio di risultato non c’è accordo, specie per le aziende in cui non si pratica la contrattazione di secondo livello. Il precariato è l’altro terreno di scontro: non c’è alcuna disponibilità delle associazioni datoriali a regolamentare l’utilizzo dei contratti precari attraverso la contrattazione nazionale. Capitolo appalti: nella contro-piattaforma manca del tutto la garanzia economica e occupazionale per i lavoratori in caso di cambio di appalto. Infine uno degli argomenti più dibattuti: l’orario di lavoro. Federmeccanica e Assistal non sono disponibili a ridurre l’orario di lavoro e a regolamentare lo smart-working, né a riconoscere i permessi per conciliare i tempi lavoro con quelli di vita e di cura di figli e genitori. Infine viene richiesta la fruizione collettiva dei permessi annuali retribuiti individuali non utilizzati.

 

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