“Musica per la Pace”, un concerto con il duo ucraino “Solo Plus Duo”

“Musica per la Pace”, un concerto con il duo ucraino “Solo Plus Duo”

28 Maggio 2022 0 Di Redazione

Dopo il successo della prima serata, il Museo Castromediano di Lecce accoglie un nuovo concerto per la pace, a sostegno delle popolazioni afflitte dalla guerra in Ucraina.

Domenica 29 maggio, alle ore 19:30, si terrà “Musica per la Pace”, una serata nata da un’idea di Giorgia Santoro, che ne curerà la direzione artistica, e promossa da Arci Lecce Solidarietà, con Arci Lecce Comitato Territoriale, con il Fondo Verri e con il patrocinio del Conservatorio Nino Rota di Monopoli.

Un mese fa, in occasione della serata “Musica per l’emergenza in Ucraina”, la musica si è dimostrata ancora una volta importante veicolo di unione tra culture differenti. L’emozione che ha attraversato artisti e spettatori ha creato un’atmosfera unica, rimarcando ancora come non vi sia altra via perseguibile se non quella della pace per salvare migliaia e migliaia di vite innocenti.

Dopo la suggestiva esibizione in collegamento dall’Ucraina dello scorso aprile, gli artisti del “Solo Plus Duo”, Anton Kushnir e Maria Pukhlianko, saranno questa volta a Lecce ed eseguiranno musiche di D. Scarlatti, B. Galuppi, C. Ph. E. Bach, L. van Beethoven, V. Bellini, F. Chopin, M. Lysenk ed E. Satie.

Anton Kushnir, Art Director del Festival Internazionale del Flauto e del Concorso “Kyiv Flute Days”, è docente di flauto dell’Accademia nazionale di musica ucraina “Tchaikovsky”. Maria Pukhlianko è una pianista, Honor artist d’Ucraina, vincitrice di concorsi pianistici internazionali, dottoressa in filosofia, professoressa dell’Accademia Musicale Estiva e professoressa associata dell’Accademia nazionale di musica ucraina “Tchaikovsky”.

Insieme, compongono dal 2004 l’Ensemble di solisti “Solo Plus Duo”, una mini orchestra mobile, luminosa, moderna, che ha creato un’Assemblea dei Migliori Giovani Musicisti ucraini, da diverse aree di competenza.

La musica quale forma di arte e condivisione porterà nuovamente il cuore di Lecce vicino all’Ucraina ed al suo popolo, costretto ad una sanguinosa ed improvvisa diaspora il cui epilogo sembra ancora lungo da venire.

 

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