Musica, teatro, danza: gli eventi segnalati in provincia di Lecce
17 Febbraio 2024Paolo Fresu torna a Lecce con il progetto Ferlinghetti e per un dialogo con Roberto Cotroneo
Sabato 17 e domenica 18 febbraio con doppio set alle 20 e alle 22 da Nasca – Il teatro a Lecce, con l’atteso ritorno nel Salento di Paolo Fresu, proseguono i concerti e gli appuntamenti di Good Vibes – Musica Cultura Ambiente. In quattro set, affiancato da Daniele Di Bonaventura (bandoneón), Dino Rubino (pianoforte) e Marco Bardoscia (contrabbasso), il musicista e compositore sardo (tromba, flicorno, elettronica) presenterà “Ferlinghetti”. Prodotto nel 2022 da Tǔk Music, il progetto discografico è la colonna sonora del docufilm “The Beat Bomb” del regista Ferdinando Vicentini Orgnani che racconta la meravigliosa storia di Lawrence Ferlinghetti. Poeta, pittore, e attivista, l’italo-americano nel 1953 ha fondato la libreria City Lights a San Francisco, che, grazie ai suoi rapporti di stretta amicizia con molte delle figure di spicco della beat generation, tra cui Allen Ginsberg, Gregory Corso e Jack Kerouac, ben presto divenne anche la casa editrice di riferimento del movimento. I titoli dei tredici brani originali sono tratti dalla poesia Autobiography e da altri testi che compongono il corpus letterario dell’intellettuale. Questi sono stati registrati pochi mesi prima della scomparsa dell’intellettuale e in alcuni casi pongono l’accento sull’aspetto lirico delle straordinarie vicende del protagonista, in altri sviluppano un elemento ritmico e offrono una varietà di situazioni diverse che donano prospettive profonde e cangianti attorno ad un argomento così amato come la beat generation, sottolineando i temi che rendono questa esperienza ancora estremamente attuale. Il bandoneon inoltre riesce a dare profonde nuance pittoriche allo scenario tematico ed offrendo così una rara totalità di proposizione ad un tema così positivizzante e peculiare quale quello indagato. Domenica 18 alle 11 (ingresso libero), inoltre, la libreria Liberrima, in collaborazione con Diffondiamo idee di valore e Conversazioni sul futuro, ospiterà un inedito dialogo tra Paolo Fresu e Roberto Cotroneo sull’incredibile vita di Chet Baker, genio bellissimo e maledetto del jazz, uomo capace tanto di distruggere il proprio corpo con la schiavitù dall’eroina, quanto di far salire fino al cielo le note della sua tromba. Nel romanzo Chet (pubblicato nel 2022 da Neri Pozza e uscito per la prima volta nel 2011 con il titolo “E nemmeno un rimpianto”), lo scrittore si immerge nell’esistenza di questo mito del jazz: raccontando i suoi successi, l’antagonismo di sempre con Miles Davis, la sua fragilità umana. Fresu invece con il fortunato progetto “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” ha fatto rivivere uno dei protagonisti più controversi e discussi del Novecento, tra composizioni originali e standard cari al jazzista tanto maledetto quanto leggendario. Con questo ricco week end continua la sinergia tra l’associazione Good Vibes, con la direzione artistica del contrabbassista Marco Bardoscia, e Nasca, spazio sociale e culturale del capoluogo salentino, diretto dall’attore, autore e regista Ippolito Chiarello, ideatore del Barbonaggio Teatrale, e dalla sua compagnia Nasca Teatri di Terra. In primavera il programma, con il patrocinio del Comune di Lecce, ospiterà il quintetto del bassista Pierluigi Balducci con “Kosmos & Chaos” (sabato 23 marzo) e la cantante Maria Pia De Vito affiancata dal chitarrista Roberto Taufic (sabato 20 aprile).
Andrea Sabatino presenta Melodico con Vince Abbracciante ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce
Sabato 17 febbraio (ore 20:45 – ingresso 10 euro | ridotto 5 euro – biglietti su Vivaticket.it – info 08322422000) i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce ospitano il concerto di presentazione di “Melodico”. Nel suo nuovo progetto discografico il jazz creativo e moderno del trombettista salentino Andrea Sabatino si fonde con l’eleganza classica e raffinata del fisarmonicista Vince Abbracciante. Prodotto da Maria Agostinacchio per l’associazione Festinamente e da Maurizio Bizzochetti per l’etichetta Dodicilune, il cd è distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei principali store online da Believe. Il duo propone la rivisitazione di otto brani che hanno fatto la storia della musica italiana: Cos’hai trovato in lui di Bruno Martino, due grandi successi cantati da Mina come Noi due, firmata da Alberto Testa e Augusto Martelli, e Brava del direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore e paroliere Bruno Canfora, La strada di Nino Rota, dalla colonna sonora dell’omonimo film di Federico Fellini, Ho capito che ti amo e Angela di Luigi Tenco, L’ultima occasione di Jimmy Fontana e Un giorno ti dirò di Gorni Kramer, pezzo portato al successo, tra gli altri, dal crooner Nicola Arigliano. Prossimi appuntamenti live al Biella Jazz Club (2 aprile), al Bonaventura Club di Milano (3 aprile), al Neruda Cafè di Torino (4 aprile), al Varese Jazz Club (5 aprile) e al Countbasie JazzClub di Genova (6 aprile). “La musica di questo disco è un fiore raro, nato dalla passione, dalla creatività e dalla cura di Andrea Sabatino e Vince Abbracciante. La scelta dei brani, oculata e molto originale, serve da ponte di lancio per una serie di improvvisazioni di altissimo livello – sottolinea Enrico Rava nelle note di copertina -. È un grandissimo piacere constatare il percorso di Andrea che, da quando l’ho conosciuto 10 anni fa, si è trasformato da trombettista emergente molto dotato in un musicista maturo e molto interessante, con un controllo invidiabile sullo strumento e un senso per la melodia fuori dal comune. Questa è anche l’occasione per me di conoscere un musicista unico e straordinario come Vince Abbracciante. È un viaggio nella grande musica italiana di cui si sentiva il bisogno”.
Caravaggio con Luigi D’Elia al Teatro Comunale di Novoli
Sabato 17 febbraio (ore 20:45) al Teatro Comunale di Novoli con lo spettacolo Caravaggio – Di chiaro e di oscuro di Francesco Niccolini con Luigi D’Elia per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi prosegue Per un teatro umano, stagione di teatro e danza del progetto Teatri del nord Salento. Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo Merisi da Caravaggio? C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà da giovane pittore apprendista, il successo fulmineo e scapestrato, i litigi, le risse. Poi le tele, i soggetti, le fonti bibliche, apostoli santi madonne, amori poco sacri e molto profani. Opere dimenticate fino al Novecento, spesso rimosse, rifiutate dai committenti: troppo violente, scandalose, irriverenti, senza paradiso né speranza. Francesco Niccolini e Luigi D’Elia con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi provano ad attraversare l’epoca d’oro della cultura italiana ed europea, quel primo Seicento che ha visto sbocciare i capolavori e le rivoluzioni più grandi del pensiero, dell’arte e della scienza occidentale. Dopo lo spettacolo l’attore Luigi d’Elia dialogherà con Luigi De Luca, direttore dei Poli biblio-museali della Regione Puglia. La stagione teatrale Per un teatro umano è organizzata nell’ambito dei Teatri del Nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Regione Puglia, i Comuni di Trepuzzi, Campi Salentina, Guagnano, Leverano, Novoli.
Tangram della compagnia bolognese La Baracca – Testoni Ragazzi per Ci vuole un fiore a Guagnano e Leverano
Sabato 17 e domenica 18 febbraio con una doppia replica di Tangram della compagnia bolognese La Baracca – Testoni Ragazzi, prosegue la rassegna Ci vuole un fiore – famiglie a teatro promossa da Factory Compagnia Transadriatica nel progetto Teatri del nord Salento. Sabato (ore 17:45) nella Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo di Guagnano e domenica (ore 17:45) nel Teatro Comunale di Leverano spazio allo spettacolo di Andrea Buzzetti (collaborazione alla messa in scena Enrico Montalbani) con Matteo Bergonzoni, Giada Ciccolini, Lorenzo Monti (da 1 a 5 anni). Tangram: un quadrato perfetto che si divide in sette forme geometriche. A partire da questi elementi è possibile creare una serie pressoché infinita di figure. Da questo famoso rompicapo cinese nasce il racconto del viaggio dei tre personaggi in scena. Insieme attraversano luoghi conosciuti e altri inesplorati, incontrano soggetti strani in situazioni ancor più strane, giocano con loro e continuano a viaggiare fino a perdersi. Solo attraverso la loro fiducia e l’aiuto reciproco riusciranno a tornare, accorgendosi di aver condiviso un’esperienza che li ha aiutati a crescere e a fidarsi l’uno dell’altro. Con pochi elementi scenici e quasi totale assenza di parole, lo spettacolo ha il potere di risvegliare la bambina e il bambino interiori presenti in ciascuno di noi. Una piccola, e al tempo stesso grande, celebrazione della Fantasia. Prima dello spettacolo (ore 16:30) il laboratorio “Puzzle Paper, un mondo di incastri” a cura di BlaBlaBla. La rassegna Ci vuole un fiore – Famiglie a teatro fa parte del progetto Teatri del nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con BlaBlaBla, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, delle amministrazioni comunali di Campi Salentina, Guagnano, Lecce, Leverano, Novoli, Trepuzzi e della Biblioteca OgniBene di Lecce.
Les Trois Lézards al Fondo Verri di Lecce
Domenica 18 febbraio (ore 20) al Fondo Verri in via Santa Maria del Paradiso a Lecce la rassegna di musica e parole Tutti Solo, con la direzione artistica di Giorgia Santoro, ospita un evento speciale promosso da Nuovo IMAIE. Il quartetto Les trois lézards presenterà i brani del cd d’esordio “Gli uomini poetici”, prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune (nella collana editoriale Controvento), distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital. Il gruppo formato dal fisarmonicista, compositore e cantante francese ma da molti anni attivo nel Salento Emmanuel Ferrari (già anima del progetto Les Troublamours) e dai tre pugliesi Giovanni Chirico (sax alto e baritono, voce), Giorgio Distante (tuba, tromba, euphonium, voce) e Roberto Chiga (tamburello, grancassa, voce) propone dieci canzoni originali di musica popolare dell’ipoetico paese della Tadjiguinia. «In questo stato di spirito non si parla tadjiguino ma italese, franciano, l’altro-salentino, il gattico, il melodico… e soprattutto si suona», raccontano i quattro musicisti. “Ci vive un principe non-principe, Ninour il vagabondo principale. Ninour ha tante storie tadjiguine da raccontare, come quella d’amore con Carmelina o il viaggio di Gino, l’emigatto. Ninour narra l’ubriacatura oceanica di Théodule il funambolo e l’inscontro con Magda la trapezista, la passione per le erbe aromatiche di Leone il nano saggio e l’innamoramento infelino di Gino. E poi spiega, a chi sa ascoltare, perché in Tadjiguinia non ci sono uomini politici ma uomini poetici”. I brani di Les trois lézards sono dinamici e ritmici. Improvvisazione e assoli fanno parte del gioco e portano l’ascoltatore a essere sempre al centro della musica come accerchiato dalle note e dagli strumenti. Che sia valzer o quadriglia, che sia ska o funky, la voglia è sempre quella di ballare. Gli strumenti utilizzati sono semplici, acustici e non hanno ausilio di macchine digitali e sequencer ma il suono che ne viene fuori potrebbe far pensare il contrario. Le linee di basso guidate dai fiati di Giovanni Chirico e Giorgio Distante e le ritmiche sul tamburello di Roberto Chiga viaggiano insieme compatte, richiamano atmosfere funk, disco-music, house, techno e hip-hop; le melodie di Emmanuel si intrecciano ad esse tra il romanticismo del valzer francese e i ritmi dispari di Grecia e Balcani.
Visite guidate al Parco archeologico di Rudiae a Lecce
Proseguono le visite guidate nel Parco archeologico di Rudiae a Lecce: ogni sabato alle 15 e domenica alle 11 (ingresso 8/6 euro) il pubblico sarà accompagnato alla scoperta della città prima messapica (VII sec. a.C.) e poi romana (III sec. a.C.), nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.). Gli scavi archeologici, avviati sin dalla seconda metà dell’ottocento grazie al Duca Sigismondo Castromediano con la direzione di Luigi De Simone, hanno riportato alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento si conserva l’Anfiteatro romano, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.) e riportato alla luce recentemente. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama. Durante le visite sarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie proprio per la costruzione dell’Anfiteatro. Rudiae è uno dei siti archeologici più importanti del Salento, oggi fruibile grazie al partenariato pubblico-privato per la promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e A.R.Va srl – spin off dell’Università del Salento, anche sulla base di un preventivo accordo tra la stessa Soprintendenza e il Comune di Lecce.