Non adesione allo stralcio automatico dei debiti di importo residuo. Il Consigliere Sambati chiarisce la scelta
29 Gennaio 2023Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Galatina, al quarto punto all’ordine del giorno, si è discusso in merito all’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a mille euro risultanti dai singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015″.
Altro non è che la rinuncia da parte dell’ente a far stralciare in automatico i soli interessi e sanzioni, e non anche i tributi, riportati nelle cartelle esattoriali del periodo in questione, lasciando che a tale opportunità i contribuenti possano aderirvi con istanza diretta all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
“Al di là dei tecnicismi che hanno motivato la scelta di non aderire allo stralcio automatico di tali debiti, è importante comunicare alla collettività quale è concretamente l’obiettivo che l’Amministrazione si è posta di raggiungere e le azioni di fatto da avviare nel rispetto di quello che è il programma elettorale” – dichiara il Consigliere comunale della lista Galatina Spazio Aperto, Angelo Sambati.
“Le scorse amministrazioni hanno rilevato tributi impagati che hanno generato sanzioni ed interessi per i quali ebbe a dare mandato all’Agenzia delle Entrate Riscossione per la loro riscossione e che nella loro totalità non furono riscossi e portati nel bilancio di esercizio come ‘crediti di dubbia esigibilità’ compresi, quindi, anche gli interessi e le sanzioni, oltre al tributo. Con il Piano Economico Finanziario sono stati spalmati su tutta la comunità e sono rientrati nel piano di riequilibrio dell’ente che magistralmente le vecchie amministrazioni ebbero ad attuare per il risanamento del bilancio e che è tutt’ora in corso – aggiunge il Consigliere Sambati.
La legge di bilancio 2023 ha disposto, fra le altre, la rottamazione automatica della sanzioni e degli interessi per i tributi degli enti per i ruoli dal 2000 al 2015, dando però la possibilità agli enti di non aderire a tale cancellazione automatica e dunque riservandosi la remota possibilità di incassarli.
“I contribuenti inadempienti piuttosto che vedersi cancellare sanzioni automaticamente potranno presentare istanza di cancellazione direttamente ad Agenzia delle Entrate Riscossione e, quindi, con la non adesione dell’ente alla cancellazione automatica agli stessi non accorre alcuna penalizzazione. Bisogna anche sfatare la convinzione che tale rinuncia possa avere effetti negativi sulle fasce più indigenti, in quanto proprio queste fasce ricevono già degli aiuti e, addirittura, degli esoneri che sono strettamente collegati alle situazioni reddituali e patrimoniali – spiega ancora Angelo Sambati di Galatina Spazio Aperto -. Peraltro, sono presenti associazioni ed enti che supportano per i vari adempimenti le fasce indigenti e in maniera gratuita, come i patronati. Tale scelta è un atto di rispetto nei confronti di quei cittadini e contribuenti virtuosi che vengono spesso dimenticati, di tutta la comunità pagante che già si è fatta carico della sanzioni e interessi dei non pagatori. Nel qual caso dovesse esserci qualcuno che intenda pagare tali entrate sarebbero redistribuite a ristoro di tutta la comunità”, conclude il Consigliere di maggioranza che sottolinea, in conclusione, che tutto ciò “mette anche al riparo l’Amministrazione da un possibile richiamo da parte della Corte dei Conti per aver fatto una scelta antieconomica in una fase di riequilibrio autorizzato dalla stessa”.