Procreazione medicalmente assistita, mozione di Pagliaro (LPD)
14 Dicembre 2021“Per le coppie con sterilità e infertilità, il desiderio di poter concepire un bambino è legato al filo di speranza della procreazione medicalmente assistita, in tre lettere PMA. Si tratta di tecniche costose che non tutti possono permettersi” – si legge in una nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Ecco perché esiste un fondo regionale, ripartito tra le Asl in base al fabbisogno, istituito con la legge 45 del 2013 proprio per sostenere le coppie a basso reddito che hanno bisogno di aiuto economico per sottoporsi alle tecniche di PMA – aggiunge Pagliaro – il fondo, fissato in 500mila euro nel bilancio di previsione 2014 della Regione, ha portato nelle casse dell’Asl Lecce 96.700 euro da destinare ai contributi per i percorsi di procreazione assistita delle coppie che si rivolgono all’azienda sanitaria locale per ottenere un contributo economico per le spese di compartecipazione al costo dei percorsi di PMA. Allo stato attuale, però, di quei soldi resta ben poco: appena 2mila euro, del tutto insufficienti a soddisfare le richieste delle coppie che hanno presentato istanza all’Asl Lecce. Facendomi portavoce del loro grido di aiuto, ho presentato una mozione in Consiglio regionale, per impegnare la Giunta a rimpinguare il fondo, in modo da assicurare anche alle coppie in condizione economica non agiata di poter accedere ai cicli di PMA. Il sogno di diventare genitori non può essere precluso in base al reddito, ed è questione di giustizia garantirlo a tutte le coppie che desiderano concepire un figlio, soprattutto in una regione ormai a crescita zero. Il Governo regionale ha il dovere di sostenere le coppie che sono pronte a mettere al mondo dei figli e a prendersene cura. La famiglia va sostenuta fin dal principio, fin dal concepimento. Ecco perché confido che questa mia mozione trovi massima condivisione e venga approvata e applicata in tempi brevi. Sarà anche l’occasione per valutare un incremento degli importi di questi contributi, che sono davvero esigui a fronte delle spese che le coppie si trovano a dover affrontare: appena 400 euro per le prestazioni di primo livello, e mille euro per quelle di secondo e terzo livello. Praticamente briciole per le coppie a basso reddito, che tuttavia non si sottraggono ad enormi sacrifici economici pur di raggiungere un obiettivo tanto importante”.