Prosegue a Corigliano d’Otranto la rassegna “Storie terra terra – Teatro, musica e natura”
25 Agosto 2023La rassegna “Storie terra terra – Teatro, musica e natura”, nata dalla collaborazione tra Ura Teatro e Lu Mbroia, continua questa sera, alle ore 21:30, a Corigliano d’Otranto con “Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola”, uno spettacolo di Luigi D’Elia scritto con Francesco Niccolini per la regia di Fabrizio Saccomanno. Un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa lo chiamano “signorino”, e a lui non va giù. Ma è un figlio di papà che mentre i ragazzi della sua età vanno a combattere per Mussolini, studia da pittore. Eppure, sotto le bombe dell’estate del ’43 lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che da lì a una decina d’anni verrà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appenino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo ricco, sorridente e pure bello darà vita – con pochi ragazzi di mezza montagna – al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario, dinamitardo e rompicoglioni del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani.
Domenica 27 agosto (ore 21:30) sempre a Corigliano d’Otranto approda una tappa del tour di “My Nirvana” di Redi Hasa, promosso da Ura Teatro nella programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2023. Il violoncellista albanese, affiancato da Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), proporrà i brani del suo nuovo album, uscito a due anni di distanza “The Stolen Cello”, suo esordio solista. In “My Nirvana” (prodotto come il precedente da Ponderosa Music & Art/Decca Records) Redi Hasa racconta un pezzo della propria storia e di quella della sua generazione: l’incontro dei giovani albanesi con la musica rock e grunge negli anni Novanta, dopo la caduta di un regime che per mezzo secolo aveva messo al bando la distribuzione di tutta la musica occidentale. Era un periodo pieno di contraddizioni: solo pochi anni dopo la fine della dittatura, nel ’97 sarebbe scoppiata la guerra civile che avrebbe portato Redi Hasa a lasciare il suo Paese per giungere in Italia, in Puglia. “My Nirvana”, con nove tracce che rielaborano i pezzi più significativi della band guidata da Kurt Cobain, è il tributo personale e unico, per violoncello solo, all’influsso che i Nirvana con il loro urlo radicale e sincero hanno avuto sui giovani albanesi, all’alba di una rivoluzione non solo esistenziale – ciò che questa musica ha significato per tutti i ragazzi del mondo – ma anche sociale e culturale.