Protocollo “Scuole in STE@M”: UniSalento vi aderisce per rafforzare le competenze STEM dei più giovani

Protocollo “Scuole in STE@M”: UniSalento vi aderisce per rafforzare le competenze STEM dei più giovani

4 Agosto 2022 0 Di Redazione

Anche l’Università del Salento ha aderito al protocollo “Scuole in STE@M”, adottato dalla Giunta regionale della Puglia e siglato assieme all’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e alle altre Università pugliesi. Si tratta di una delle azioni per la realizzazione della “Strategia regionale per la Parità di Genere in Puglia”, un progetto inter-istituzionale che ha l’obiettivo di favorire, già in età scolare, un rafforzamento delle competenze STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) delle bambine e delle ragazze, per la riduzione del divario di genere. Il protocollo è stato firmato nei giorni scorsi, per l’Università del Salento, dal Delegato all’Offerta formativa Attilio Pisanò.

Con il coordinamento della Sezione per l’Attuazione delle Politiche di Genere incardinata presso la Segreteria Generale della Presidenza della Regione Puglia, ha preso così il via un percorso qualificato di promozione di politiche in grado di ridurre il divario di genere nell’ambito dei percorsi di studio tecnico scientifici. Il progetto prevede, tra l’altro, la costituzione di 16 reti di “Scuole Polo Regionali” per la promozione delle STEM, da individuarsi tramite bando pubblico, per l’attuazione di un percorso didattico-laboratoriale finalizzato a rafforzare le competenze STEM, a partire dagli anni della scuola primaria fino al biennio della scuola secondaria di secondo grado.

Protagonista di questo percorso per l’Università del Salento sarà il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”, che ha già all’attivo numerose iniziative di proficuo collegamento con le scuole di ogni ordine e grado per attività di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione alle tematiche legate alle STEM. Referente per l’attuazione del progetto è la professoressa Elisabetta Mangino, docente di Analisi matematica.
“I dati italiani, e della Puglia in particolare, raccontano di un problema culturale sul quale occorre continuare a lavorare: il pregiudizio per il quale le donne non sono “portate” per il pensiero astratto, le discipline scientifiche e tecnologiche –  sottolinea la matematica Anna Maria Cherubini, Delegata alle Politiche di genere dell’Università del Salento  -. Le lauree scientifiche, attualmente, danno più ampie possibilità di lavoro e di lavoro meglio retribuito. Questa è una delle tante ragioni per cui è importante riconoscere e incoraggiare l’interesse per la matematica e altre discipline tecniche e scientifiche dalla giovane età, per evitare che i pregiudizi influiscano in modo negativo, in particolare sulle bambine, nella scelta di un percorso di studi. In questo senso, è un pregio di questo protocollo di intesa l’azione ad ampio raggio sulle scuole di ogni ordine e grado. Come Università del Salento siamo molto lieti di poter contribuire a questo importante progetto”.

Come riportato nel “Bilancio di genere 2020” dell’Università del Salento, l’Ateneo salentino ha circa il doppio di studentesse rispetto agli studenti. In controtendenza con i dati nazionali, si rileva una maggiore percentuale di laureate in discipline scientifiche. La performance delle studentesse, in termini di voto e tempi di laurea, è nettamente migliore di quella degli studenti. I dati su occupazione e retribuzione, tuttavia, non rispecchiano questo trend positivo di performance, confermando i divari a svantaggio delle donne riscontrati anche a livello nazionale.

 

 

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