“Qr code – Foreign Languages”. Il Museo Cavoti di Galatina “abbatte” le barriere linguistiche
12 Settembre 2022Durante la 26esima Assemblea Generale Straordinaria dell’ICOM – International Council of Museums tenutasi a Praga è stata approvata la nuova definizione di museo: “…Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.
Le barriere linguistiche rappresentano un ostacolo alla comunicazione e non permettono ai visitatori stranieri di fruire a pieno delle opere d’arte del museo; da qui nasce l’esigenza per il Museo “Pietro Cavoti” di realizzare dei contenuti in lingua inglese per garantire anche al fruitore straniero la libertà di scegliere, consapevolmente e in autonomia la propria esperienza culturale ed emozionale.
Il Polo Biblio-Museale, in collaborazione con gli operatori volontari del Servizio Civile Universale di Galatina del progetto “Inreading2019”, perfettamente in linea con le nuove finalità etiche introdotte dal Concilio, ha avviato durante i mesi estivi il progetto “Qr code – Foreign Languages”, un progetto inclusivo che mira ad eliminare le barriere linguistiche.
Accanto ai pannelli didascalici presenti nelle sale saranno inseriti dei codici Qr che, inquadrati con il proprio smartphone, permetteranno di accedere a contributi sulla collezione museale. I QR Code sono collegati a file MP3 con un’audioguida in lingua inglese.
I testi, curati dal direttore artistico Salvatore Luperto, dalla curatrice Anna Panareo e da Libermedia sas, sono stati tradotti da Giulia Congedo e sincronizzati da Pietro Antonaci.
Da oggi sono già disponibili i contenuti digitali riguardanti la Sala del “Dolore Esistenziale” e la “Galleria dei Ritratti” di G. Martinez; nei mesi successivi sarà aggiornato e completato l’intero patrimonio esposto.
Piccoli QR Code offriranno un’esperienza più diretta, dinamica e interattiva con le opere d’arte e permetteranno al museo di sfruttare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie digitali.