Referendum 2025, dodici iniziative in provincia di Lecce. Sabato in piazza a Galatina

Referendum 2025, dodici iniziative in provincia di Lecce. Sabato in piazza a Galatina

11 Aprile 2025 Off Di Redazione

Anche in provincia di Lecce, come nel resto d’Italia, il prossimo fine settimana sarà denso di iniziative a sostegno dei referendum su lavoro e cittadinanza. In contemporanea con le Giornate di Futura, organizzate dalla Cgil nazionale a Milano per l’11 ed il 12 aprile (con collegamenti in diretta da Torino, Roma, Napoli, Bari, Parigi, Bruxelles e Barcellona), nel Salento saranno organizzati 12 punti informativi nelle piazze e nei mercati.

Ecco il calendario completo (in ordine di orario):

Venerdì 11 aprile

Nardò, via della Resistenza (mercato settimanale) dalle 9.30 alle 12.30;

Sabato 12 aprile

Maglie, via Portaluri (mercato settimanale) dalle 9.30 alle 12.30;

Presicce, via Tommaso Fiore (mercato settimanale) dalle 9.30 alle 12.30;

Carpignano Salentino, piazza Duca D’Aosta dalle 10 alle 12;

Salice Salentino, piazza Pace dalle 10 alle 12;

Gallipoli, piazza Tellini dalle 10 alle 12;

Nardò, via Grassi dalle 10 alle 12;

Trepuzzi, largo Margherita dalle 10 alle 12;

Aradeo, piazza San Nicola dalle 15.30 alle 19.30.

Serrano, Villa Comunale dalle 16 alle 18;

Galatina, piazza Dante Alighieri dalle 17 alle 20;

Salve, piazza Matteotti dalle 18 alle 20.

Con 5 SÌ ai referendum dell’8 e 9 giugno sarà possibile allargare le tutele ed i diritti per milioni di persone. Cancellare il contratto a tutele progressive introdotto col Jobs Act offrirà maggiori tutele a 4 milioni di persone (quelle assunte a partire dal 2015) e a tutti coloro che saranno assunti a tempo indeterminato in futuro: in caso di licenziamento illegittimo avranno diritto a tornare sul proprio posto di lavoro. Altri 4 milioni di persone che lavorano in imprese con meno di 15 dipendenti, col Sì avrebbero tutele che oggi non hanno (reintegra sul posto di lavoro e risarcimento del danno senza un tetto massimo). Oltre 2,3 milioni di lavoratrici e lavoratori precari avrebbero una risposta dal quesito sul lavoro stabile: col Sì non sarà più possibile assumere a tempo determinato senza motivazione. Il quesito sul lavoro sicuro responsabilizza le stazioni appaltanti in caso di infortuni sul lavoro nella catena di appalti e subappalti. Il sì al quesito sulla cittadinanza offrirà la possibilità a 2,5 milioni di persone che nascono, studiano, lavorano, pagano le tasse e vivono in questo Paese di richiedere la cittadinanza dopo 5 anni di regolare residenza.

 

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