Ricerca atmosferica e climatica: al via il consorzio dell’Infrastruttura Europea ACTRIS-ERIC
6 Maggio 2023Con i suoi siti osservativi, infatti, ACTRIS costituisce la più grande infrastruttura di ricerca atmosferica distribuita al mondo, che ha consentito negli anni una comprensione più approfondita delle cause del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico. Il monitoraggio della variabilità nel tempo e nello spazio dei costituenti atmosferici a breve permanenza in atmosfera (aerosol, nubi e gas in traccia) da 80 piattaforme di osservazione in Europa e non solo, per oltre un decennio, ha fornito una visione senza precedenti dell’efficacia delle politiche di riduzione delle emissioni in Europa, ma ha anche evidenziato i complessi meccanismi di feedback che agiscono sul sistema climatico. Ogni anno, oltre 5.000 utenti distribuiti in circa 50 Paesi del mondo utilizzano i dati di ACTRIS per le loro ricerche, consentendo previsioni atmosferiche affidabili, tra cui avvisi di pericolo a breve termine per il meteo e la salute, nonché valutazioni a lungo termine dei cambiamenti climatici.
ACTRIS Italia è stata lanciata nel 2015 e vede il coinvolgimento di CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi dell’Aquila, Università del Salento e Università degli Studi di Urbino.
L’Università del Salento partecipa ad ACTRIS con le facilities del Laboratorio di Aerosol e Clima del CEDAD-Centro di Fisica Applicata, diretto dal professor Lucio Calcagnile, del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”. Il laboratorio ha contribuito notevolmente a fornire misurazioni significative delle principali proprietà ottiche e microfisiche dell’aerosol al suolo e in quota, caratterizzando le sue principali componenti chimiche e biologiche grazie a strumentazione attiva e passiva per il remote sensing, di numerosi dispositivi ground-based e di tecniche di analisi degli isotopi stabili e radioattivi del carbonio per la determinazione della componente fossile e biogenica del particolato atmosferico, effettuate con l’acceleratore Tandetron del CEDAD dai ricercatori del Gruppo di Fisica Applicata.