“Rincari consumi e cartelle esattoriali, le aziende sono sull’orlo del baratro”

“Se da un lato si intravede la luce in fondo al tunnel della pandemia, dall’altro il tessuto delle piccole e medie imprese su cui si fonda l’economia italiana è sull’orlo del baratro. Da giorni non si fa altro che assistere, inermi, ai continui rincari di materie prime, all’impennata del costo dell’energia, ai rincari delle bollette, oltre alla ripresa delle notifiche delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate dopo il periodo di sospensione” – dichiara il consigliere regionale de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro.

“Un quadro gravemente preoccupante che non lascia presagire nulla di positivo se non ci si attiva con azioni decise e concrete. Nel mese di gennaio, infatti, i prezzi sono saliti del 4,8% su base annua (dati ISTAT). Un’impennata che non si vedeva dal 1996. Se la situazione legata al covid, sebbene in graduale miglioramento, non consente ancora una reale ripersa dei consumi, le tante spade di Damocle pendenti sulle imprese rischiano di condurle alla sospensione delle loro attività o, peggio, alla loro definitiva chiusura – aggiunge il consigliere Pagliaro – un rischio troppo alto che l’economia italiana – ma anche e soprattutto pugliese – non può permettersi dopo la crescita del PIL registrata nel corso del 2021. Il nuovo anno rischia, altrimenti, di diventare un anno nero per centinaia di imprese e migliaia di famiglie. A questo punto serve un intervento tangibile da parte del Governo: la credibilità della politica, dopo l’impasse sull’elezione del Presidente della Repubblica, è ai minimi storici, con gli italiani che ora, più che in altre occasioni, si attendono risposte concrete ai tanti problemi delle ultime settimane. Anche la Regione Puglia deve fare la sua parte: le 2.798 domande inoltrate per richiedere l’accesso al microprestito circolante (per una richiesta complessiva di oltre 54 mln) sono solo l’ultima testimonianza della grave crisi in cui le PMI sono costrette a vivere. Anzi, a sopravvivere. Il microprestito, però, da solo non può bastare: serve dell’altro. Serve una Regione Puglia vicina alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie. La Giunta regionale faccia presto a pensare, illustrare e attivare ulteriori misure che possano concorrere ad attenuare il dramma economico che stiamo vivendo”.