“Ristorare i comuni per i maggiori oneri sul conferimento dei rifiuti”. Una mozione di Gaballone (FdI)
2 Settembre 2021Il Consigliere Regionale Antonio Gabellone (FdI), dopo una interrogazione sulla necessità di un nuovo Piano di gestione dei rifiuti, ha presentato una mozione che sarà discussa a breve, sulla necessità di ristorare, intanto, integralmente i Comuni per i maggiori oneri che gli stessi stanno sostenendo per il conferimento dei rifiuti anche fuori regione.
“La Giunta Regionale – premette Gabellone – nel 2013 approvava il Piano regionale di Gestione dei rifiuti urbani. A distanza di quasi 10 anni, la Regione Puglia non si è ancora dotata del nuovo Piano per la gestione dei rifiuti: un atto programmatico di fondamentale importanza per l’azione di governo e che incide direttamente sulle ‘tasche’ e sulla salute dei cittadini”.
Il Consigliere Regionale rileva che “nonostante la mancata approvazione del Piano, l’AGER proseguiva nella programmazione di nuovi impianti per il conferimento della spazzatura. Rispetto alla previsione iniziale di sette nuovi impianti di compostaggio pubblici, ne verranno realizzati tre, al massimo quattro”.
Gabellone poi evidenzia alcuni dati importanti sull’argomento. “L’obiettivo prefissato da Regione Puglia entro la fine del 2020 – dice l’esponente regionale – era di portare la raccolta differenziata al 65%, ma attualmente è ferma al 58% circa. Secondo quanto emerge dal rapporto Laboratorio Ref Ricerche, nel 2018 la Regione Puglia aveva inviato in giro per l’Italia oltre 140 mila tonnellate di rifiuti urbani, circa 5.800 viaggi in tir nell’arco di un anno, così registrando uno dei peggiori dati a livello nazionale”.
C’è il capitolo dei costi a preoccupare Gabellone il quale puntualizza che “ad oggi, la situazione è rimasta invariata, tant’è che i comuni continuano a sostenere maggiori costi per conferimento ed il trattamento della frazione organica fuori Regione. Mediamente, i comuni spendono dai 110 ai 120 euro a tonnellata conferita negli impianti privati presenti in Puglia, mentre la spesa media per il conferimento fuori Regione si aggira sui 250 euro. E la spesa annua per il servizio rifiuti, per una famiglia, in Puglia è di 351,00 euro”.
Per rimediare a questa onerosa situazione, la Regione, con la recente Delibera di Giunta Regionale n. 1129 del 7 luglio 2021, ha deliberato l’utilizzo di economie, pari a € 3.800.000, per ristorare i maggiori costi dei comuni pugliesi per il trattamento della frazione organica relative all’annualità 2020 e 2021. Ed in data 20 luglio 2021, il Comitato dei delegati dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia nel prendere atto della citata Deliberazione di Giunta Regionale ripartiva le economie secondo alcuni criteri di premialità che consentirà di favorire i comuni più virtuosi nella raccolta differenziata.
“Ad una più attenta analisi – precisa a tal proposito Gabellone nella mozione – la distribuzione di detti fondi basata sui suddetti criteri sembra porsi in antitesi con i valori costituzionali e di civiltà giuridica tra i quali il rispetto del principio di ragionevolezza che si riflette nel divieto di effettuare ingiustificate disparità di trattamento tra i cittadini“.
Per cui la Mozione presentata da Gabellone “impegna la Giunta Regionale, in persona del Presidente della Regione Puglia, nelle more del rafforzamento dell’impiantistica dedicata alla realizzazione di impianti pubblici che consentano la conclusione dell’intero ciclo di rifiuti con il recupero massimo sia della frazione organica che dei rifiuti indifferenziati raccolti, a ristorare integralmente i comuni che, per ogni anno, sostengano maggiori oneri per il conferimento della FORSU presso stazioni di trasferenza e impianti di compostaggio collocati anche fuori regione”.