“Salento Book Festival” a Collepasso con Massimo Bray e Fefè De Giorgi
19 Agosto 2024Massimo Bray con il volume “Raffaella Carrà” (Treccani) intervistato dalla corrispondente Rai da Bruxelles Marilù Lucrezio, Fefè De Giorgi con il libro “Egoisti di squadra” (Mondadori) e Luciana Littizzetto con il suo “Io mi fido di te” (Mondadori). Ecco i protagonisti dei prossimi appuntamenti del Salento Book Festival.
“La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori”, che prosegue poi fino a fine settembre, questa sera fa tappa al Palazzo Baronale di Collepasso. Alle ore 20.30 si parte con un focus su una delle icone della tv italiana e non solo. Il direttore generale Treccani, dialogando con la giornalista Marilù Lucrezio, il volume dedicato a Raffaella Carrà della nuova collana dedicata ai Miti italiani, quegli uomini e quelle donne protagonisti della vita artistica, economica, imprenditoriale e culturale del Paese che hanno lasciato un segno innovando la società e contribuendo a costruire la memoria collettiva. Veri e propri ‘miti’, appunto, i cui gesti e modi di dire sono incisi nel nostro immaginario e sono entrati a far parte della nostra identità culturale. Miti Italiani è una collana costituita da narrazioni fotografiche coinvolgenti, emozionanti e divertenti, e improntata su una riflessione visiva che esalta il ruolo decisivo di questi personaggi nel modellare l’Italia come la conosciamo oggi.
Questo volume è un omaggio a Raffaella Carrà, figura iconica della cultura popolare italiana e internazionale. Diviso in due parti, il volume è aperto dal testo di Ernesto Assante – giornalista e critico musicale – che esplora i vari settori in cui la Carrà ha eccelso, il ballo, il cinema, la musica e la televisione, attraverso un’analisi dettagliata della sua carriera. Nella seconda parte la narrazione fotografica articolata in un percorso cronologico è intervallata da brevi e incisivi contributi di Caterina Rita – collaboratrice storica della Carrà – che fanno emergere l’energia e la passione con la quale Raffaella ha affrontato le sfide professionali portando ventate di novità e leggerezza ma anche temi di impegno e di attualità.
Dal mondo della tv a quello dello sport. Alle 21.30 Fefè De Giorgi, dialogando con Danilo Siciliano, presenta il libro “Egoisti di squadra” (Mondadori). Il talento individuale e lo spirito di squadra spesso vengono visti come forze in contraddizione. La mossa vincente, però, è trovare il modo di farli andare d’accordo, anzi di farli diventare una cosa sola. Egoisti di squadra è un condensato di tutti i valori, strumenti, storie e concetti che l’allenatore campione del mondo ha imparato nel corso della sua straordinaria carriera sportiva che lo vede da oltre quarant’anni ai vertici dello sport mondiale. Prima da giocatore, come palleggiatore della Nazionale della “generazione dei fenomeni” capace di vincere tre mondiali di fila; e poi come allenatore vincitore di scudetti, Champions e, alla guida della Nazionale italiana, dell’Europeo 2021 e del meraviglioso Mondiale 2022. Messa in fila così, quella di De Giorgi, è una carriera che sembra essere caratterizzata solo dalla vittoria. E in parte sicuramente è vero, ma dietro a questi risultati c’è un percorso difficile che gli ha permesso di raggiungere obiettivi così grandiosi imparando dai tanti errori, dalle innumerevoli sconfitte e dalle mille sfide che tutti, nello sport, ma anche nel lavoro o nella vita, dobbiamo affrontare quotidianamente.
Questo libro diventa così un vero e proprio metodo di leadership e crescita personale per cui la motivazione, il rispetto e la squadra sono i confini entro i quali alimentare e far emergere il talento di ognuno, che sia su un campo di pallavolo, in un ufficio o in famiglia. Perché allenare il talento, il proprio o quello degli altri, vuol dire fondamentalmente allenare l’autoformazione, la capacità di ogni persona di conoscere i propri limiti, di accettarli e, quindi, di motivarsi per cercare di superarli o trasformarli in punti di forza. Allenare vuol dire allenarsi: condividendo le proprie capacità e la volontà di migliorarsi, affidando all’aiuto degli altri le proprie debolezze e coinvolgendo a pieno le persone che ci circondano.