Serve una legge speciale per il Salento, per ricostruire un territorio sfigurato dalla xylella
7 Luglio 2021“Una legge speciale per la rigenerazione agricola del Salento sfigurato dalla xylella, finanziata con fondi straordinari comunitari, nazionali e regionali e finalizzata ad un piano di ricostruzione del territorio, sia per l’agricoltura che per tutte le altre attività economiche del territorio trascinate nel baratro: turismo, artigianato, commercio, piccola e media industria, servizi” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS.
“È questa l’idea che ho sottoposto oggi in Commissione Agricoltura all’assessore Pentassuglia, per chiedergli di condividerla e sostenerla, per ridare ossigeno ad un territorio che ha subito una devastazione paragonabile ad un terremoto, ad un flagello, ad un uragano che ha spazzato via tutto – aggiunge Pagliaro – credo sia una via percorribile per supplire alle carenze finanziarie del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola del territorio salentino. L’assessore ha replicato che c’è l’impegno a spendere bene le risorse già stanziate: 500 milioni di euro tra decreto interministeriale e azioni messe in campo dalla Regione. Ha anche sollecitato un lavoro di squadra, tra organizzazioni agricole e rappresentanti politici, per andare compatti in delegazione, a Roma e Bruxelles, e chiedere la rimodulazione dei fondi disponibili. Azione condivisa a cui ho dato massima disponibilità, purché si metta in priorità la rivitalizzazione dell’agricoltura salentina. In quest’obiettivo s’inserisce la mia proposta di legge, sottoscritta da molti colleghi consiglieri, per il riutilizzo a fini artigianali e artistici del legno degli ulivi disseccati. Un legno che resta molto pregiato e merita di avere nuova vita, senza finire negli inceneritori di regioni vicine che vengono ad accaparrarselo a costo pressoché zero. Quello che da tempo sollecitiamo è un progetto complessivo di ricostruzione del paesaggio salentino. Dove prima c’erano gli ulivi adesso c’è il deserto, anzi l’inferno quotidiano dei roghi che stanno incenerendo ettari su ettari di campagne. La nostra battaglia guarda al futuro, a salvaguardare il Salento e il diritto delle generazioni future a vivere in un contesto più sano, equo e sostenibile”.