“Spopolamento e migrazioni”. Se ne parla in un incontro all’Università Popolare di Galatina
27 Gennaio 2025Questa sera, alle ore 18:00, nella sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è prevista la conclusione del ciclo “Orizzonti: Sud/Nord – Le migrazioni possibili” con un incontro dal titolo “Spopolamento e migrazioni: interno di un territorio in via di degiovanimento” a cura del prof. Angelo Salento, docente di Sociologia economica e del lavoro e di Analisi sociologica dello sviluppo territoriale nell’Università del Salento. Modera l’evento Daniela Vantaggiato.
La lezione avrà ad oggetto le prospettive dei territori della cosiddetta “Italia intermedia”, oggi attraversati da crescenti squilibri demografici, con particolare riferimento alla Penisola Salentina. Si metteranno a fuoco le principali cause del degiovanimento (un neologismo ideato e studiato da Alessandro Rosina, ricercatore della Cattolica di Milano, ed utilizzato nell’articolo del 26 ottobre 2021 nella rubrica ‘Buone Notizie’ del Corriere della Sera) della popolazione, analizzando in particolare tre dimensioni: le difficoltà dell’economia produttiva e del mercato del lavoro, la crisi di vivibilità legata al “dimagrimento forzato” dei servizi pubblici, il deficit di “capitale simbolico” dei territori non metropolitani.
In conclusione, si metteranno in evidenza le possibili prospettive praticabili per restituire al Salento (e in generale all’Italia intermedia) vivibilità e attrattività, non soltanto per visitatori e turisti, ma anche e soprattutto per gli abitanti attuali e futuri.
Angelo Salento, professore ordinario di Sociologia economica e del lavoro nell’Università del Salento, è presidente del Corso di Studi in Sociologia e direttore del Master in Gastronomie territoriali sostenibili e politiche del cibo. Da molti anni si occupa, fra l’altro, di processi di sviluppo locale, di vivibilità territoriale e di economia fondamentale. Nel 2020 il libro “Economia fondamentale. L’infrastruttura della vita quotidiana” (Einaudi, 2019), di cui è autore insieme a Julie Froud, Sukhdev Johal, Michael Moran e Karel Williams, è stato insignito del prestigioso Hans-Matthofer Preis della Fondazione Friedrich Ebert di Berlino.
Mario Graziuso