“STANZE_Il desiderio nella città”: conversazione con Luca Molinari e Stefano Cristante

“STANZE_Il desiderio nella città”: conversazione con Luca Molinari e Stefano Cristante

6 Febbraio 2025 Off Di Redazione

Venerdì 7 febbraio, per il nuovo appuntamento della rassegna “Vedi alla voce Architettura” dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, si terrà una conversazione con Luca Molinari e Stefano Cristante per interrogare le case che abitiamo e i luoghi che attraversiamo, riconoscendo il desiderio che li abita e dunque la relazione con la filosofia e il ruolo del progetto architettonico.

Inizio alle ore 15:45 presso la sala conferenze Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce in Galleria Mazzini.

Scrive Luca Molinari, curatore, critico e professore Ordinario di Teoria e Progettazione Architettonica presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, nel suo ultimo libro Stanze_Abitare il desiderio: “Ci sono progetti di architettura che hanno il potere di rendere abitabile e visibile un tempo nuovo o in profonda trasformazione. Si tratta del combinato composito tra l’intuizione di un progettista e la visionarietà del committente. L’uno non esiste senza l’altro, perché i due desideri, quello di abitare differentemente e quello di dare forma a visioni inedite, si combinano magicamente, al punto che la nuova opera diventa in breve tempo un classico, ovvero qualcosa che riconosciamo come parte di noi e come rappresentazione di un tempo specifico”.

Muove da queste parole, e dalla ricchissima riflessione che si dipana nella narrazione, l’appuntamento in programma venerdì 7 febbraio che vedrà in dialogo lo stesso Molinari e Stefano Cristante, professore Ordinario in Sociologia dei processi culturali e comunicativi nell’Università del Salento, fondatore e direttore della rivista H-ermes, Journal of Communication.

“Con grande acutezza, stile e sensibilità – sottolinea Tommaso Marcucci, Presidente Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce – Luca Molinari ancora una volta ci offre una riflessione sui luoghi che abitiamo e sul modo in cui, una stanza alla volta, le case sono, allo stesso tempo, il riflesso più intimo della nostra natura, uno spazio pubblico in continua metamorfosi, uno spazio politico dove convivono e si misurano generi e generazioni. Dedicare dunque una riflessione al rapporto tra la città, le case, e il desiderio, mettendo in campo contemporaneamente l’apporto prezioso dei saperi e degli sguardi propri della sociologia, ci è sembrato il modo migliore per una riflessione non scontata sul ruolo dell’architettura nelle città e anche sulle continue trasformazioni di cui siamo allo stesso tempo artefici, protagonisti, testimoni. Giustamente Molinari ci ricorda che costruire muri comporta sempre la possibilità di moltiplicare i punti di vista e generare percorsi e sequenze sia funzionali che simbolici, e che guardare alle nostre case e, con crescente attenzione, alle stanze che compongono questi microuniversi individuali, vuol dire cercare di osservare il mondo nel suo farsi, a una scala sempre più prossima alle nostre esistenze. Può essere questa la domanda e la sfida che la riflessione ci consegna, ovvero come l’architettura può e deve saper ascoltare, incontrare, interpretare, accompagnare e agevolare l’esistenza e la vita, la qualità urbana, l’intimità domestica”.

 

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