Un concerto, una mostra e un torneo di carte per “Li Ucci Festival” a Cutrofiano
6 Settembre 2024“Li Ucci Festival” prenderà il via alle 18:30 nel Caffè Saracino di Cutrofiano con un torneo di briscola con la nuova edizione de “Le salentine”, realizzate dalla casa editrice Kurumuny. Il progetto di Alessandro Sicuro e Francesco Cuna nasce dal desiderio di creare un mazzo di carte da gioco legato al territorio e alla sua storia, pur mantenendo una giocabilità pari a quella delle “napoletane”, alle quali si ispirano e di cui conservano la peculiarità dell’aspetto cromatico. Il mazzo è composto da quattro semi nuovi: le brocche (al posto delle coppe), i lecci (per i bastoni), le tarante (per i denari) e le zappe (per le spade). Anche le figure del nove e del dieci sono nuove: al posto del cavallo e del re ci sono rispettivamente l’asino e il santo. Gli abiti delle figure dell’otto e del nove di tutti i semi sono poi ispirati alle illustrazioni dei costumi tradizionali salentini. Il retro delle carte, infine, è una sintesi grafica del soffitto della Cattedrale di Otranto.
Dalle 19:30 alle 21:00 nelle Scuderie di Palazzo Filomarini si potrà visitare la mostra fotografica “Tòpo asce lisària – Luogo di Pietre”, un viaggio verso i confini tra i comuni dei paesi della Grecìa Salentina a cura di Esterno Notte. L’esposizione mira a mettere in risalto l’estetica e la geografia dello spazio rurale, valorizzando il patrimonio linguistico e tutelando il territorio, con l’auspicio di aumentare la sensibilità verso le tematiche ambientali. Alle 21:30 si torna in Piazza Cavallotti con il progetto “Mascarimirì cantano Gli Ucci”. La band guidata da Claudio “Cavallo” Giagnotti si esibirà in un omaggio canoro al gruppo salentino che tra gli anni settanta e novanta suonava e faceva ballare la musica del Salento in contesti familiari: dai matrimoni alle prime feste di paese, su tutte da citare “la festa del tamburello” a Cutrofiano, una manifestazione esistita fino ai primi anni ‘90. Un omaggio a quei tempi quando la timidezza regnava nell’ascoltare la voce dell’anziano pieno di saperi e sapori sul canto salentino, melodie rare, voci stupende e soprattutto – la purezza nel trovarsi a cantare con gli amici di sempre.