Un’iniziativa del Comune di Nardò. “Posso prima io?”, un pass per persone fragili e caregiver
11 Febbraio 2024L’assessorato al Welfare del Comune di Nardò ha promosso una iniziativa a tutela delle persone con fragilità e dei caregiver. Si tratta di un pass grazie al quale godere di un diritto di priorità di servizio nelle attività commerciali, nelle farmacie e nei laboratori di analisi che hanno aderito. Il pass può essere richiesto presso l’ufficio Welfare (sede comunale di via Falcone) e può essere utilizzato nei luoghi e negli esercizi che lo prevedono.
È destinato, in particolare, a chi (anche familiari) presta assistenza alle persone con disabilità (legge 104, art. 3, comma 3), alle donne in stato di gravidanza e ai genitori di bambini entro l’anno di età.
“Sarebbe un mondo bellissimo – spiega la vice sindaca e assessore al Welfare Maria Grazia Sodero – se non ci fosse affatto bisogno di un pass di questo tipo e tutti, in modo naturale, comprendessimo che se c’è una fila in farmacia o altrove, chi si occupa di persone fragili, le donne incinte o chi ha con sé bambini molto piccoli, è giusto che sia servito per primo. Una piccola regola di civiltà che purtroppo viene spesso ignorata. Il pass serve, appunto, a dare un piccolo vantaggio ai caregiver, che svolgono una funzione di enorme valenza sociale, economica e morale, e a tutti coloro che ne hanno diritto per la situazione in cui si trovano. Magari si tratta di pochi minuti guadagnati, ma penso che sia già tanto. La risposta delle attività è stata confortante, l’iniziativa ovviamente è aperta ad altre adesioni. Mi congratulo con loro e con chi lo farà, per la scelta di schierarsi dalla parte di chi ha bisogno”.
Si tratta di un servizio richiesto all’amministrazione comunale dall’associazione “Tu sei Nardò”.
“È un modo per alleviare la vita di tante persone da qualche disagio quotidiano – aggiunge Ettore Tollemeto, presidente dell’associazione e consigliere comunale – ed è una piccola conquista per una città che vuole essere accogliente e civile. Il pass concede la precedenza ai fragili e ai loro caregiver nell’accesso a negozi, farmacie e laboratori di analisi, chiedendo un piccolo sacrificio a chi non si trova in quelle condizioni. Facciamo una cosa che, peraltro, è coerente con l’evoluzione della normativa nazionale e regionale che rivolge sempre più attenzione alle persone con disabilità o fragilità e ai loro bisogni nella quotidianità”.