Xylella: “Bene tavolo coordinamento a Roma per rigenerazione olivicola”

Xylella: “Bene tavolo coordinamento a Roma per rigenerazione olivicola”

6 Novembre 2021 0 Di Redazione

“La Xylella ha fatto seccare 21 milioni di ulivi in Puglia, provocando effetti più disastrosi di un terremoto con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, ricostruzione, sostegno che vanno affrontate in maniera strategica, univoca e di sistema tra Governo e Regione Puglia, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili”.

E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel commentare positivamente la convocazione giovedì 11 novembre del Tavolo di coordinamento nazionale per rimodulare le risorse del Piano di rigenerazione olivicola, su sollecitazione di Coldiretti, per cui il Ministro delle Politiche Agricole ha annunciato anche il rifinanziamento con altri 500 milioni di euro rinvenienti dal Fondo di Coesione.

“Il Sottosegretario alle Politiche Agricole Francesco Battistoni, che ringraziamo sentitamente, ha mantenuto la promessa assunta durante il nostro incontro a Bari che avrebbe solleticato la convocazione già la prossima settimana del tavolo di coordinamento nazionale” – aggiunge il presidente Muraglia.

“A distanza di 20 mesi dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale del 06/03/2020, il meglio noto Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia da 300 milioni di euro, risultano ancora fermi 134 milioni di euro sul totale delle risorse stanziate – aggiunge Coldiretti Puglia – mentre sono rimasti inattuati gli interventi che avrebbero consentito agli agricoltori di ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella, con l’inutilizzo delle risorse per il contrasto al vettore da destinare agli enti pubblici, la rimozione degli ulivi secchi, la ricerca, la diversificazione produttiva, oltre alla necessaria rimodulazione delle risorse sugli interventi che non hanno assorbito adeguatamente le somme destinate. La liberalizzazione dei reimpianti con l’adeguata diversificazione colturale è un passaggio fondamentale per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, puntando oltre che sulle due varietà resistenti di ulivo, sempre con il supporto della scienza, su altre varietà tipicamente mediterranee. Nelle aree a vincolo paesaggistico serve la deroga del Ministero dei Beni Culturali per poter espiantare gli ulivi e reimpiantare altre specie arboree e vegetali per non condannare nuovamente il Salento ad una monocultura”, ha incalzato il direttore regionale Pietro Piccioni. A distanza di 20 mesi dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale del 06/03/2020, il meglio noto Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia da 300 milioni di euro, risultano ancora da fermi a Roma 134 milioni di euro sul totale delle risorse stanziate – insiste Coldiretti Puglia – mentre sono rimasti inattuati gli interventi che avrebbero consentito agli agricoltori di ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella, con l’inutilizzo delle risorse per il contrasto al vettore da destinare agli enti pubblici, la rimozione degli ulivi secchi, la ricerca, la diversificazione produttiva, oltre alla necessaria rimodulazione delle risorse sugli interventi che non hanno assorbito adeguatamente le somme destinate. Occorre valutare attentamente tutte le azioni dal punto di vista economico ed ambientale, a sostegno – conclude Coldiretti Puglia – di un asset strategico dell’agroalimentare italiano, la filiera olivicolo-olearia che vale oltre 1,2 miliardi di euro nella sua fase agricola e 3 miliardi in quella industriale”.

 

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